"I colleghi hanno chiesto l’intervento di tutte le pattuglie, so che se la sono vista brutta ancora una volta". È Marco Milani, segretario romano del Sulpl, Sindacato autonomo dei lavoratori della Polizia Locale, a raccontare l’ennesimo incidente davanti al campo nomadi di via Salviati, alla periferia est di Roma. Martedì mattina un’auto con a bordo gli agenti del Gssu, il Gruppo sicurezza sociale urbana, che stava svolgendo il servizio di vigilanza davanti alla baraccopoli è stata presa a sassate. "Al momento sono in corso accertamenti per chiarire meglio cosa sia successo", spiegano al Giornale.it fonti della Polizia Locale.
Ma le organizzazioni sindacali già denunciano l’ultimo di una serie di atti vandalici, chiedendo più tutele per gli agenti. "L'ennesimo lancio di pietre contro un’auto della Polizia Locale di Roma Capitale solo fortunosamente non ha arrecato danno al personale, impegnato nel piantonamento dell'ingresso del campo nomadi di via Salviati", attacca il Sulpl. "Torniamo a chiedere al Sindaco Gualtieri ed al comandante del corpo, di finirla con i piantonamenti di facciata all'esterno dei campi, e di ritornare ai serrati periodici controlli sull'effettiva identità dei residenti e soprattutto sul loro rispetto del patto di legalità contratto con il Comune di Roma", è l’appello del segretario Milani.
La tesi del sindacalista è che il gesto possa essere una "ritorsione" per il recente blitz delle forze dell’ordine all’interno dell’accampamento: "Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto localizzare refurtiva all'interno dei campi di via Candoni e via Salviati, ormai considerati inespugnabili, siamo tornati ai tempi delle sassaiole e delle aggressioni a uomini e mezzi della Polizia Locale". La settimana scorsa la prefettura e la questura di Roma avevano disposto un controllo all’interno dell’insediamento in zona Tor Sapienza durante il quale erano stati identificati in 350, di cui 138 tra bambini e ragazzi minorenni.
Poliziotti, carabinieri e vigili urbani avevano rinvenuto una cinquantina di marmitte, biciclette, monopattini, rame e carrelli della spesa utilizzati per il rovistaggio all’interno dei cassonetti, oltre a constatare le situazioni igieniche estremamente precarie all’interno di roulotte e casupole. Controlli analoghi erano scattati nel campo di via Candoni, per verificare l’identità degli abitanti. Anche qui, nei giorni successivi al blitz, era partita l’ennesima sassaiola, stavolta ai danni di un autobus Atac della linea 775, che stava rientrando nel deposito che confina con l’accampamento.
Le pietre lanciate in direzione della vettura, a bordo della quale era presente soltanto l’autista, hanno
danneggiato un finestrino. Negli anni sono stati diversi gli atti di vandalismo e i furti ai danni dei mezzi in transito davanti alla baraccopoli o parcheggiati nella rimessa che si trova proprio accanto all’accampamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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