Tredicenne confida alla madre di aver avuto rapporti sessuali con il padre di una coetanea

La ragazzina romana al centro della vicenda aveva iniziato a chattare con l'uomo quest'estate: "Mi ha detto che quanto era accaduto era un segreto e che gli avevo dato cose che le altre donne non gli avevano dato". Il 49enne ora è agli arresti domiciliari

Tredicenne confida alla madre di aver avuto rapporti sessuali con il padre di una coetanea

Aveva iniziato ad avere un comportamento strano a febbraio. Andava male a scuola e gli insegnanti avevano deciso di convocare i familiari, soprattutto dopo averla sorpresa mentre parlava al cellulare. Ed è stato in quel momento che la 13enne ha confidato tutto alla madre. E cioè che il padre 49enne di una sua compagna di scuola, per tre volte, aveva avuto rapporti sessuali con lei, senza mai utilizzare il preservativo: "Mamma, non sarò più la tua bambina, non sono più pura".

L'inizio della vicenda

Secondo quanto riportato da Repubblica, una ragazzina romana della zona di Ponte Galeria avrebbe confessato così alla famiglia di essere stata, più volte, vittima di abusi sessuali da parte di un adulto che lei conosceva. In base al suo racconto, la minore avrebbe iniziato a chattare con quest'uomo durante l'estate. I genitori avevano iniziato a insospettirsi quando sul cellulare della figlia avevano trovato messaggi a sfondo sessuale scambiati con l'adulto: il padre aveva deciso di contattare lo sconosciuto, sentendosi rispondere che lui aveva 26 anni e che la figlia gli aveva raccontato di averne 18.

"Mi disse che quanto accaduto era un segreto"

Alla madre, invece, ha poi raccontato di avere scoperto che l'uomo con cui aveva chattato tutta l'estate era, in realtà, il padre di una coetanea. In meno di venti giorni, gli investigatori del commissariato San Paolo hanno trovato diversi riscontri al racconto fatto dalla minorenne, ascoltata anche dal pubblico ministero in modalità protetta: "La prima volta è stato in auto, all'interno di un campo, in via dei Senorbi, dove ci sono gli asini. Mi ha detto che quanto era accaduto era un segreto, di non parlarne con nessuno e che lui utilizzava una scheda telefonica che non è rintracciabile. Mi ha detto che gli avevo dato cose che le altre donne non gli avevano dato".

L'uomo ai domiciliari

L'uomo accusato delle violenze, che lavora come badante e che si è avvalso della facoltà di non rispondere, è stato messo ai domiciliari in una casa a San Felice del Circeo.

Secondo quanto precisato dal Giudice per le indagini preliminari, Roberto Saulino, nell'ordinanza di custodia cautelare "Emergono in maniera chiara i connotati di una condotta insidiosa posta in essere dall'indagato, al fine di manipolare e circuire una ragazzina di 13 anni, approfittando della sua immaturità". Le indagini, intanto, proseguono e il gip ha ordinato ai servizi sociali di monitorare la relazione tra l'arrestato e la figlia.

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