Russia: Cremlino accusato di interferenza nella battaglia per il re degli scacchi

Due sfidanti per la poltrona dell'illustre Federazione

Segno dei tempi: anche lo sport russo più intellettuale è riuscito a generare un tale scandalo da angustiare persino il Cremlino e acquisire rilevanza mondiale. Non c'è pace all'interno della Federazione nazionale competente per la nomina del nuovo capo della World Chess Federation (Fide). Lo spuntare della candidatura dell'ex campione del mondo Anatoli Karpov ha portato la bagarre ai più alti livelli, guadagnando per lui il possibile sostegno di Francia, Germania e Stati Uniti. Ma un serio scontro in patria.
Secondo alcuni, Karpov dovrebbe sostituire l'attuale numero uno della FIDE (dal 1995) Kirsan Iliumzhinov, eccentrico presidente della Calmucchia - repubblica buddista nel Sud della Russia - noto per la costruzione di una città degli scacchi, ma anche per un'imbarazzante storia relativa a un incontro con gli alieni.
Anche la fama di Karpov è legata alle stelle, ma solo perché nel 2003 un gruppo di astronomi, dopo aver scoperto un nuovo corpo astrale lo battezzarono con il suo nome.
Subito contrario alla nomina di Karpov si è dimostrato Arkady Dvorkovic, stimato consigliere economico del presidente.
Estremamente moderato in pubblico, eppure rimasto invischiato in questo scandalo. «Il signor Dvorkovich non ha il potere di agire unilateralmente», ha contrattaccato Karpov. «Cerca di porsi al di sopra della legge, dei membri del consiglio eletto, ma le sue dichiarazioni sono inutili». Pronta la replica di Dvorkovich: «Karpov non è una persona davvero onesta», e comunque «un grande giocatore di scacchi non è per forza un buon manager».
Tutto potrebbe dare ragione a Dvorkovich se non fosse che Iliumzhinov risultasse davvero una figura eccentrica. E i suoi incontri con gli extraterrestri, lo scorso 6 maggio, hanno fatto innervosire Andrei Lebedev del Partito Liberal-Democratico - già coprotagonista in ben altro scandalo (la morte di Litvinenko).


Lebedev ha chiesto al presidente Dmitri Medvedev di eseguire un'inchiesta ufficiale per stabilire se Iliumzhinov abbia condiviso segreti di stato con gli alieni. Probabilmente solo una mossa per screditare Iliumzhinov (e di riflesso lo stesso fidato consigliere economico di Medvedev). Ma la questione è arrivata in Parlamento e promette di non fermarsi lì.

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