Sì delle assemblee, nasce il Banco Popolare

Via libera dei soci alla fusione di Bpvn e Bpi. A Lodi favorevole il 91% dei presenti

da Milano

Alla fine è stato una specie di plebiscito. Scontato quello di Verona: tra i 9.200 soci della Popolare Verona e Novara solo 10 hanno votato contro la fusione con la Banca Popolare Italiana (tre gli astenuti). Ampio il consenso anche a Lodi: nel Palazzetto dello sport della città lombarda erano rappresentati direttamente o per delega più di 5.100 soci, record storico; il 91% ha detto di sì alle nozze. Con il via delle assemblee è nato così ufficialmente il nuovo Banco Popolare Italiano, primo istituto di credito cooperativo della Penisola, terza banca in assoluto per capitalizzazione di Borsa (17 miliardi) e per sportelli (2.200), situati in prevalenza nelle regioni del Nord (qui la quota di mercato è intorno al 10%) ma con presenze di rilievo anche in Toscana e Sicilia.
Ovviamente soddisfatte le reazioni dei vertici delle due banche interessate alla fusione. Scherzando il presidente di Bpi Piero Giarda ha detto di aver perso una scommessa in cui aveva puntato all’85% dei voti favorevoli. Giarda ha anche aggiunto di vedere per il nuovo istituto «grandi spazi di espansione». All’apparenza più prudente il presidente della Popolare di Verona Carlo Fratta Pasini: «Ora dobbiamo diventare forti non solo sulla carta. E ci vorranno anni». Quanto alla valanga di sì registrati a Lodi, tutt’altro che scontati, viste le resistenze emerse nelle settimane scorse, una possibile chiave di lettura è stata fornita da Enrico Perotti, vicepresidente di Bpi. A pesare, ha detto, sono stati due elementi: «Il recente accordo concluso con i sindacati che ha dato un quadro positivo e il protocollo d’intenti firmato dai presidenti delle due banche all’inizio di marzo».
Ora il progetto di fusione prevede che le due banche scambino i loro titoli con quelli di una nuova holding popolare quotata, il Banco Popolare appunto, sotto la quale vi saranno le società per azioni che gestiranno le reti (Popolare di Lodi, Popolare Verona San Geminiano, Popolare Novara, Cr Lucca Pisa e Livorno, Credito Bergamasco). Formalmente l’operazione avverrà il 30 giugno, mentre con valuta 5 luglio agli azionisti Bpi verrà attribuito un superdividendo di 2,17 euro ogni azione, il che porterà la valutazione implicita dei titoli Bpi a 12 euro. Il rapporto di concambio è fissato a 0,43 azioni del nuovo Banco Popolare ogni azione Bpi, mentre per la Bpvn il rapporto è uno a uno.

La direzione generale della holding del settore retail e la direzione operativa saranno a Verona, mentre la direzione generale corporate e quella finanza saranno a Lodi. Altre funzioni saranno localizzate a Novara, Lucca e Bergamo.

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