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La saga dei Kennedy tra scalate e tragedie

In un volume Gianni Bisiach racconta la storia della più celebre famiglia americana partendo dall'ultimo lutto che la colpì: il disastro aereo in cui morì John John, il figlio minore di Jfk

Si comincia dalla fine. Dall'ultimo atto, dal «cucciolo» della famiglia, quel John John nato a Hyannis, Massachusetts, il 25 novembre 1960. Era il figlio di Jfk. È morto il 16 luglio 1999 mentre volava nei cieli sopra l'Atlantico. Non aveva quarant'anni. Era l'ultimo della genealogia ma è stato anche l'ultimo schiaffo del destino a una famiglia che aveva collezionato tanti, troppi suoi figli uccisi malamente in età ancora prematura. Chi muore giovane è gradito agli dei, sostenevano i greci, e, se così dovesse essere davvero, i Kennedy hanno più di qualche semplice simpatia nell'Olimpo.
John Fitzgerald Kennedy era presidente degli Stati Uniti quando un colpo di pistola sparato a Dallas lo ammazzò all'improvviso. Aveva 45 anni. Anche il suo assassino sarebbe poi stato ucciso. Finì male, anzi malissimo pure Bob Kennedy, uno che nel '68 puntava ad arrivare alla Casa Bianca e aveva appena vinto le primarie in California quando a Los Angeles, dove doveva festeggiare la vittoria nelle primarie di quello stato, trovò ad attenderlo Shiran Shiran che lo uccise nelle sale dell'Ambassador hotel. Bob aveva 43 anni, il suo killer langue ancora oggi nelle galere americane, vicino di cella di un altro sterminatore che però con i Kennedy non c'entrava, quel Charles Manson che accoltellò Sharon Tate, all'epoca moglie incinta di Roman Polanski.
Quella dei Kennedy è la storia di una tragedia che gli Stati Uniti non è mai stata dimenticata. Quella dei Kennedy è la storia di una famiglia maltrattata dalla sorte oltre misura. È finita male per mogli, figli, nipoti e i protagonisti di questa triste vicenda che per molti versi è un pezzo di storia del Novecento e per altri versi è un affresco familiare di rara angoscia ora è diventata un volume che mescola, appunto, storia e saga familiare. A scriverlo è Gianni Bisiach («I Kennedy», Newton Compton, pp.395, euro 11), medico, giornalista, regista che molti dei Kennedy ebbe modo di conoscerli direttamente in seguito agli intensissimi legami che ha tenuto con gli Stati Uniti. Il volume insomma racconta una storia lunghissima, una parabola della stirpe che oggi ha ancora moltissimi esponenti nella società politica e culturale americana. Dove, ad esempio, è conteso il seggio di Ted in Senato e la cinquantenne figlia di Jfk è editore, scrittrice e responsabile della Fondazione e della Kennedy library.


Bisiach ripercorre tutti i misteri che da mezzo secolo a questa parte hanno accompagnato la vita, e soprattutto la morte, dei Kennedy: non vi si aggiungono novità particolari ma è un modo per ripercorrere un passato molto vicino. Cominciando dall'ultimo atto, da quel John John, rapito dal cielo in un disastro del volo in piena estate.

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