Sala si tiene le deleghe alla Sicurezza. Bottero assessore (a metà) alla Casa

Il dem Granelli "sfiduciato" e il piano straordinario per i nuovi alloggi passa a Conte. Il centrodestra: "Pd depotenziato". Ira di Verdi e Azione contro il sindaco: "Esclusi"

Sala si tiene le deleghe alla Sicurezza. Bottero assessore (a metà) alla Casa
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Il «mini rimpastino» di giunta (copyright del verde Carlo Monguzzi, che sperava in una vera rivoluzione a Palazzo Marino) si è chiuso in meno di una settimana. Dopo le dimissioni dell'assessore alla Casa Guido Bardelli il sindaco Sala ieri mattina ha comunicato prima alla giunta e poi con una nota l'ingresso di Fabio Bottero, 47 anni, laureato alla Bocconi, ex sindaco di Trezzano sul Naviglio dal 2014 al 2024, coordinatore regionale dell'associazione «Avviso Pubblico-Enti locali e Regioni contro la mafia», candidato ma non eletto alle ultime Europee.

Sarà il nuovo assessore all'Edilizia residenziale pubblica ma l'«attuazione e implementazione del Piano straordinario per la casa», avviato in pochi mesi da Bardelli - che si è dimesso dopo la pubblicazione di una chat con l'ex dirigente Oggioni (ai domiciliari) in cui parlava di «far cadere la giunta» mesi prima di entrarci - passa all'assessore al Bilancio, Demanio e ora anche Piano Casa Emmanuel Conte, fedelissimo del sindaco. Ci sono già due bandi aperti, è il piano che offre aree gratis o quasi agli operatori per mettere a terra 10mila alloggi a canone calmierato. Un'altra promozione per Conte, che secondo rumors Sala potrebbe indicare come «delfino». Per la new entry, un depotenziamento rispetto a Bardelli. E viene (di nuovo) sfiduciato l'assessore Marco Granelli, anche lui Pd, guidava la Sicurezza e passa alle Opere pubbliche, Cura del Territorio e Protezione Civile. Dopo averlo «commissariato» de facto nell'ottobre 2023, quando arruolò l'ex capo della polizia Marco Gabrielli (che ha lasciato a febbraio), ora Sala ha deciso di tenere le deleghe alla sicurezza e dare una sterzata su un tema che caratterizzerà la prossima campagna. «Sono riservate alla diretta competenza del sindaco le funzioni di indirizzo politico in materia di Polizia locale» recita la nota e «le funzioni di indirizzo politico relative alla sicurezza saranno presidiate dal Comitato strategico per la sicurezza e la coesione sociale che sarà presieduto dal sindaco e dalla vice Anna Scavuzzo». Un successivo atto di giunta preciserà i componenti, dovrebbe farne parte ancora Lamberto Bertolè al Welfare, poi si vedrà. Avrà più forza anche il capo dei vigili Gianluca Mirabelli, molto apprezzato da Sala. «Per noi - dichiara il segretario cittadino del Pd Alessandro Capelli - era importante che entrasse una figura politica. Fabio è stato un ottimo sindaco per 10 anni e la sua è una storia politica importante, iniziata proprio nelle case popolari della città metropolitana. É presidente di Avviso Pubblico Lombardia, un segnale importante per una città che metta sempre al centro la lotta per la legalità contro la criminalità organizzata». Una scelta che ha procurato anche dei mal di pancia tra i dem, una parte avrebbe preferito un nome milanese già attivo e conosciuto nei quartieri. E il verde Monguzzi o, lo definisce «mini rimpastino» perchè si sarebbe aspettato «un cambiamento forte su Mobilità e Ambiente». Critico il consigliere regionale di Avs Onorio Rosati: «Sala doveva aprire un confronto politico ampio all'interno e all'esterno della maggioranza e riflettere su quanto è avvenuto negli ultimi anni. La gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi. Sarebbero serviti messaggi politici forti, inequivocabili, che facessero cogliere la volontà di un cambio radicale nel rapporto tra l'elettorato di centrosinistra e la giunta. Così non è stato». Il consigliere di Azione Daniele Nahum ironizza: «Il problema sicurezza non esiste. Per questo abbiamo abolito l'assessorato». E la vicepresidente di Azione Giulia Pastorella contesta: «La riorganizzazione arrivata senza alcuna condivisione solleva i soliti dubbi sul metodo di lavoro e il modo in cui vengono prese le scelte dal sindaco. Abbiamo forti dubbi sulla scelta di Bottero non lo conosciamo e non sappiamo con che logica sia stato designato. É sbagliato inoltre che un problema così pressante come la sicurezza non sia affidato ad un assessorato specifico». I verdi Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara avevano chiesto «condivisione delle scelte con tutta la maggioranza. Questo non può essere il modo in cui vengono prese le scelte dentro una coalizione». Bottero ha firmato ieri l'incarico: «Per le mie vicende personali sento molto vicino il tema dell'Erp.

Conosco la complessità e le criticità di vivere in alloggi di proprietà pubblica. Sono onorato e mi impegnerò a svolgere l'incarico con concretezza, contando su una proficua collaborazione con tutte le forze politiche e le realtà del settore».

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