Aiuto, l'allergia Un test scopre i cento colpevoli dei nostri starnuti

Per chi soffre di questo disturbo è iniziata la stagione peggiore. I medici mettono in guardia: «Occhio ai rimedi fai-da-te. Prima di comprare spray nasali e colliri, è bene sottoporsi alle analisi» L'Organizzazione mondiale dell...

di Marco Palma

Un esercito di oltre 20 milioni che sta per combattere una delle battaglie più difficili: quella contro le allergie. Un italiano su tre ne soffre e quest'anno, avvertono gli specialisti, si faranno sentire di più, e soprattutto prima. Complice una stagione primaverile che si prevede anticipata: starnuti, occhi che lacrimano, naso chiuso, mal di testa, orticaria. E, in casi più gravi, attacchi di asma. Da combattere uno dei nemici più agguerriti: i pollini. Fondamentali per la riproduzione nel mondo vegetale, sono i più temuti tra le persone e le vittime non sono scelte in base all'età o al sesso. L'Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato più volte che l'allergia è una delle gravi malattie del ventunesimo secolo: nell'ultimo decennio in larga parte del nostro pianeta è più che raddoppiato il numero di persone colpite da allergie, soprattutto ai pollini. In Europa il 25% della popolazione, secondo le ultime statistiche di settore, soffre di sintomi respiratori più o meno gravi dovuti proprio ai pollini. La European academy of allergy and clinical immunology lo scorso febbraio ha pubblicato uno studio dove si indica che entro 10 anni più di metà della popolazione del vecchio continente sarà colpita da queste patologie, soprattutto i bambini. In Italia la più diffusa è l'asma, che interessa oltre 15 milioni di persone. Tuttavia sono solo alcune regioni che prevedono espressamente linee di politica sanitaria per le allergopatie: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Alto Adige, Toscana, Marche, Puglia, Calabria. L'assistenza è a macchia di leopardo: il risultato è che per il 55 per cento della popolazione non sono previste specifiche cure e soprattutto centri di assistenza.

SENZA TREGUA

I primi a entrare in scena sono i pollini dei pioppi e dei platani. A seguire quelli dei cipressi e dell'olivo. È difficile salvarsi dai pollini della parietaria e delle graminacee con aprile e maggio, i mesi peggiori per gli allergici, dove alta è anche la concentrazione di pollini di romice, cioè la comune erba. In estate poi artemisia ed ambrosia scatenano nell'aria una serie di pollini responsabili delle allergie più comuni; fino ad arrivare all'autunno con parietaria e graminacee per la seconda fioritura. E poi si ricomincia. È sempre l'Oms a indicare che la terapia standard è l'immunoterapia, cioè la somministrazione di piccole dosi della sostanza che provoca l'allergia così da indurre la tolleranza nell'organismo. Oltre a raggiungere buoni risultati a livello di cure terapeutiche, si è registrato un significativo impatto a livello di riduzione dei costi per il Servizio sanitario nazionale, riducendo il consumo di farmaci che si impiegano nella fase acuta della malattia. Ma a livello di diagnosi precoce quali sono gli strumenti che l'allergologo ha a disposizione per individuare con precisione se una persona non solo è allergica ma a cosa e perchè?

I TEST

Esistono una serie di indagini, dalle più semplici alle più complesse. Si va dalle indagini sulla pelle chiamate prick test, per poi passare ai test radio-immuno-allergologici con un prelievo di sangue. Infine c'è il test denominato Isac che è un'analisi multi analitica che consente di dosare più di 100 molecole con un solo prelievo di sangue. Troppo spesso si ricorre al fai da te e si sottovaluta la patologia. «Sottovalutare le allergie è un gravissimo errore e le conseguenze possono essere anche molto serie. Se non curate adeguatamente finiscono per compromettere organi importanti come l'intero apparato respiratorio - spiega Francesca Puggioni, pneumologa all'Humanitas di Milano Per questo se un bambino è allergico sarà un adulto allergico e malato se non curato adeguatamente. Bisogna recarsi nei centri specializzati di allergologia». Tra gli errori più comuni: assumere farmaci senza consultare il medico, usare spray o colliri indiscriminatamente o affidarsi a prodotti cosiddetti naturali che si trovano in erboristeria senza una reale valenza scientifica.

Le allergie provocano anche problemi, a volte molto seri, sulla nostra pelle.

«Le orticarie sono le patologie più comuni: quelle che osserviamo in primavera: pruriginose, fastidiose e spesso non curate tempestivamente ed adeguatamente sostiene Leonardo Celleno, primario di Dermatologia del Policlinico Gemelli di Roma le cui cause scatenanti possono essere il polline, o acari o sostanze volatili che in primavera si trovano nell'aria, fuori e dentro le nostre abitazioni». Come si interviene? «Esami allergologici specifici e, nei casi più gravi, trattamenti locali o generali. Attenzione al cortisone, solo su prescrizione».

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