I diabetologi lanciano l’allarme e puntano il dito sulla cattiva alimentazione e la vita sedentaria dei giovanissimi. Sempre meno portati allo sport e ad alimenti poco calorici o almeno non dannosi al fisico. Merendine ipercaloriche confezionate sono messe sotto accusa al pari di videogiochi e computer. Le prime, mangiate in continuazione durante le pause a scuola. I secondi, che troppo spesso incatenano davanti allo schermo i ragazzi che preferiscono chattare e giocare, piuttosto che uscire a correre o fare una partita a calcio. Sono infatti queste le pessime usanze che i giovanissimi non intendono abbandonare. E i rischi sono diversi. Da una parte il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, dall’altra l’obesità. E’ questo l’allarme lanciato dai diabetologi durante il 79esimo congresso della Società americana di diabetologia, Ada.
Come ha sottolineato Francesco Giorgino, professore di Endocrinologia all’Università di Bari Aldo Moro e presidente della Società Italiana di Endocrinologia “Lo stile di vita degli under 18 italiani spiana la strada al diabete. Il 24% dei bambini e adolescenti italiani è infatti sovrappeso, con punte di uno su 3 al Sud: sovrappeso e obesità sono il principale fattore di rischio per il diabete e devono essere perciò contrastati attraverso l'adozione di un corretto stile di vita”. E la situazione tende a peggiorare tra gli adulti, dove quasi un adulto su due risulta sovrappeso o addirittura obeso. Il problema interessa quindi il 46% degli adulti e il 24% dei minorenni.
Le percentuali non sono uguali in tutta Italia. Le Regioni del Sud risultano a maggiore rischio di obesità. Le peggiori sono Sicilia, Campania e Calabria, dove un minore su tre risulta avere problemi di sovrappeso. Situazione diversa al Centro e al Nord. Anche il livello di istruzione ha il suo peso.
Come ha precisato Roberta Crialesi, dirigente presso il Servizio Sistema integrato salute, assistenza, previdenza e giustizia Istat “La prevalenza di eccesso di peso passa dal 18,5% di bambini e adolescenti con genitori che hanno conseguito la laurea, al 29,5% di quelli i cui genitori hanno un basso titolo di studio”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.