Allergia al nichel, i rimedi naturali che alleviano i sintomi

Secondo recenti statistiche il 10% della popolazione soffre di questo disturbo

Allergia al nichel, i rimedi naturali che alleviano i sintomi

È la causa più comune di dermatite allergica da contatto, una patologia caratterizzata dalla presenza di lesioni cutanee simili a quelle dell'eczema. Secondo recenti statistiche il 10% della popolazione soffre di allergia al nichel. Presente in minima quantità nel corpo umano, il nichel è un metallo pesante utilizzato per la produzione di molti oggetti di uso comune: monete, chiavi, gioielli, cosmetici, attrezzi da lavoro e utensili da cucina. Ma non solo. Esso, infatti, è contenuto anche in alcuni cibi, tra cui: cioccolato, cacao, tè, spinaci, frutta secca, legumi. E ancora margarine vegetali, funghi, aringhe e ostriche. Purtroppo non è possibile indicare il contenuto di nichel degli alimenti. Tale parametro, infatti, è fortemente influenzato da fattori come la tipologia di terreno in cui sono stati coltivati, gli antiparassitari utilizzati e le attrezzature impiegate durante i vari step della filiera produttiva.

L'allergia al nichel è la conseguenza di uno sfasamento del sistema immunitario. Quest'ultimo, infatti, non riconosce il metallo e, scambiandolo per un microrganismo patogeno, lo attacca mediante una reazione infiammatoria caratterizzata da un forte rilascio di istamina da parte dei mastociti. L'istamina, che causa un forte prurito a livello locale, aumenta la permeabilità dei piccoli vasi sanguigni dell'area interessata e favorisce l'accumulo di liquidi, globuli bianchi e altre sostanze deputate alla distruzione dell'agente lesivo. Dopo essere entrato a contatto con la pelle dei soggetti allergici, il nichel provoca un'eruzione cutanea nel giro di 12/48 ore. Serviranno poi dalle due alle quattro settimane affinché lo sfogo si risolvi.

I sintomi dell'allergia al nichel sono identici a quelli di una dermatite da contatto. Dapprima si formano bolle sulla superficie della pelle che appare arrossata, gonfia e ricoperta di vescicole che possono rompersi, formando così delle croste. Se il contatto con l'allergene si protrae nel tempo, la pelle si ispessisce, si desquama e assume un colore più scuro. Altra manifestazione tipica è il prurito anche intenso. Nei casi più gravi e, più di rado, in seguito all'indigestione di grandi quantitativi di nichel tramite alimenti o acqua contaminata, possono svilupparsi segni gastrointestinali. Ad esempio: bruciore di stomaco, nausea, vomito, diarrea, inappetenza, astenia. E ancora crampi, dolore e gonfiore addominale. Con il passare del tempo la sintomatologia può diventare molto fastidiosa.

L'allergia al nichel non può essere curata. Antistaminici ed eventualmente cortisonici sono solo in grado di alleviare le manifestazioni. Essenziale poi l'esclusione dall'alimentazione di una serie di cibi (specialmente in scatola) potenzialmente incriminati: farina integrale e di mais, tè, margarina, ostriche, aringhe, cacao, semi oleosi (nocciole, mandorle, arachidi), frutta (pere, prugne, uva passa), verdure e legumi (carote, asparagi, funghi, pomodori, cipolle, lattuga). La terapia farmacologica può essere altresì affiancata da rimedi naturali.

In caso di bruciore di stomaco o disturbi gastrointestinali è indicato sorseggiare una tisana a base di finocchio, semi di anice verde, aneto e coriandolo. Vero e proprio toccasana, poi, l'assunzione di ribes nigrum sotto forma di macerato glicerico e di olio di perilla in perle.

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