Un italiano su tre si dichiara pronto a sottoporsi all’anestesia basata sull’ipnosi.
È quanto emerge dagli studi in materia condotti dall’Università di Padova. L’autore di questa ricerca che rivoluzionerà l’ambito della chirurgia, è il Dott. Enrico Facco, docente del Dipartimento di Neuroscienze della stessa università che all’anestesia ipnotica ha dedicato una serie di pubblicazioni.
Alcuni giorni fa a Legnano è stato operato un sessantanovenne con un ematoma. Nel corso dell’intervento è stata utilizzata con successo l’anestesia ipnotica. Il mondo accademico conferma che può essere utilizzata in diversi ambiti. Il Dottor Facco sostiene che è utilizzata soprattutto in ambito odontoiatrico per mettere a proprio agio i pazienti. Si conferma utile anche per le terapie del dolore e per il trattamento dei disturbi psicosomatici.
Sull’anestesia ipnotica sono diffusi falsi miti, pregiudizi e scetticismo. “L'ipnosi non è far addormentare il soggetto o trasformarlo in uno 'zombie', il paziente è sempre cosciente e c'è un continuo scambio tra lui e il medico che la pratica": precisa il Dott. Facco. Questa tecnica era già conosciuta nell’antica Grecia per poi essere ripresa nell’Ottocento. E’ proprio in quest’epoca iche in campo medico si diffuse il volume “Mesmerism in India, and its Practical Applications in Surgery and Medicine". In questo libro l’autore Franz Anton Mesmer forniva suggerimenti e dimostrava le applicazioni pratiche dell’ipnosi. Successivamente in medicina sono comparsi i farmaci anestetici che hanno messo da parte questa pratica.
Negli ultimi anni l’anestesia ipnotica è stata rivalutata da molti medici. Il vantaggio principale del suo utilizzo è allentare l’ansia e la paura del paziente al instaurare con questi un rapporto partecipativo e collaborativo. L’anestesia ipnotica è indotta efficacemente facendo chiudere gli occhi al paziente e aiutandolo a calarsi in uno stato di rilassamento e benessere con metodi e tecniche specifiche. Si crea di conseguenza un’analgesia incentrata sulla zona sulla quale intervenire. In odontoiatria è una tecnica che sta riscuotendo successo.
Può essere utilizzata solo per i casi di chirurgia mini- invasiva e non per interventi più complessi, come quelli di chirurgia addominale e toracica che richiedono l’utilizzo di specifici farmaci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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