La Corte d'Appello: "L'uso dei cellulari può causare tumori alla testa"

La Corte conferma la sentenza di primo grado, che indica un nesso tra l'uso prolungato del cellulare e i tumori al cervello. Ma, la scorsa estate, un rapporto dell'Iss non aveva confermato il legame

La Corte d'Appello: "L'uso dei cellulari  può causare tumori alla testa"

"Luso prolungato e scorretto dei telefoni cellulari può causare tumori alla testa". A sostenerlo, secondo quanto riporta Tgcom24, sarebbe la Corte d'Appello di Torino, che oggi avrebbe confermato la sentenza di primo grado, emessa nel 2017 dal tribunale de Ivrea. La scorsa estate, però, un rapporto dell'Istituto superiore di Sanità, di Arpa Piemonte, Enea e Cnr-Irea, non aveva confermato il legame tra neoplasie e uso di cellulari.

La Corte si è pronunciata su un caso sollevato da un dipendente di Telecom Italia, che aveva contratto un neurinoma del nervo acustco. E, a detta dei giudici, ci sarebbe una connessione tra l'uso del telefono, che per lavoro era costretto ad utilizzarlo anche 4 o 5 ore al giorno, e la malattia. "Una sentenza storica- dicono i legali del dipendente- come lo era stata quella di Ivrea, la prima al mondo a confermare il nesso causa-effetto tra il tumore e l'uso del cellulare".

Ma ad agosto, un rapporto di Iss, Arpa, Enea e Cnr-Irea sulle Esposizione a radiofrequenze e tumori: sintesi delle evidenze scientifiche, non avevano confermato il legame tra l'uso prolungato del cellulare e l'incidenza di tumori nelle parti del corpo esposte alle radiofrequenze. Secondo il rapporto, infatti, nel tempo, gli impianti di telecomunicazione sono aumentati, ma è diminuita l'intensità dei segnali trasmessi: la potenza media per una chiamata con un cellulare connesso a reti 3G o 4G sarebbe 100-500 volte inferiore a quella con un dispositivo collegato alla rete 2G. Inoltre, l'uso di auricolari e del vivavoce riducono ancora di più l'esposizione a radiofrequenze.

Ad oggi, quindi, la scienza non ha certezze, né prove, che colleghino l'uso dei cellulari allo sviluppo di alcune malattie, soprattutto dato che, nonostante il successo della telefonia mobile, i tassi di incidenza dei tumori celebrali sono rimasti più o meno invariati.

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