Così ci siamo presi la Coppa: i 3 colpi Azzurri

Dall'autorete di Italia-Turchia all'esordio, passando per il gol annullato all'Austria negli ottavi fino ad arrivare alla mentalità: ecco come gli azzurri hanno vinto Euro 2020

Così ci siamo presi la Coppa: i 3 colpi Azzurri

34 risultati utili consecutivi per l'Italia di Roberto Mancini che ha colto la bellezza di sette vittorie ad Euro 2020 e si è presa così la coppa che mancava dal lontano 1968 quando a trionfare fu la nazionale di Ferruccio Valcareggi. 3-0 contro la Turchia all'esordio, 3-0 alla Svizzera, 1-0 al Galles, 2-1 all'Austria agli ottavi di finale, 2-1 contro il Belgio nei quarti di finale, più due pareggi per 1-1 nei 120 minuti contro Spagna in semifinale e Inghilterra in finale, sfide poi però vinte ai calci di rigore in entrambe le circostanze: è questo il ruolino di marcia della strepitosa nazionale del Mancio che ha vinto con merito, dimostrandosi squadra e mostrando soprattutto un grande gioco.

I 3 momenti chiave

1) La partita contro la Turchia, il "lontano" 11 giugno ha segnato l'inizio di Euro 2020 per l'Italia che dopo un primo tempo discreto è riuscita a sbloccarla solo con un'autorete siglata da Merih Demiral nel secondo tempo al minuto 53 e questo può essere considerato il primo momento chiave all'Europeo per gli azzurri che da quel momento in poi hanno inserito il pilota automatico vincendo a mani basse il girone avendo la meglio per 3-0 sulla Svizzera e 1-0 sul Galles.

2) Il secondo momento chiave è stato sicuramente il gol annullato a Marko Arnautovic in Italia-Austria (forse "peggior" match giocato dagli azzurri in tutta la manifestazione per la bravura degli avversari a barricarsi in difesa tentando di ripartire in contrpiede). Senza il Var, forse, si parlerebbe di una possibile eliminiazione già agli ottavi di finale ma in realtà da quel momento l'Europeo dell'Italia è svoltato con i gol di Chiesa e Pessina a qualificare gli azzurri ai quarti di finale.

3) Il terzo momento chiave si racchiude in quattro parole: Grande con le grandi. Belgio-Spagna e Inghilterra: più che un Europeo potrebbe essere il ruolino di marcia in un mondiale con magari l'aggiunta di una sudamericana tra Brasile e Argentina. L'Italia ha avuto il grande merito di non adattarsi mai al gioco degli avversari e questo è stato significativo e ha permesso agli azzurri di trionfare. Se contro il Belgio la vittoria è stata netta e meritata, contro la Spagna il gioco ha un po' latitato ma non il cuore e l'essere squadra che hanno permesso di portare la contesa fino ai rigori.

In finale, dopo un primo tempo da incubo, ecco l'orgoglio azzurro che esce alla distanza per merito della mentalità inculcata da Mancini e dal suo staff ai calciatori. Chapeau.

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