Sedentarietà, ecco tutti i rischi per la salute

La sedentarietà può provocare numerose patologie e morte prematura. Ecco i risultati dello studio internazionale e quali sono le contromisure da adottare

Sedentarietà, ecco tutti i rischi per la salute

Sono due facce della stessa medaglia ma con le dovute differenze: sul ilGiornale.it abbiamo visto che fare attività fisica allontana il rischio di patologie cardio-vascolari e l'organismo ne trae un oggettivo benessere che si traduce in una vita più lunga. Si può, però, vivere a lungo e bene anche facendo attenzione all'alimentazione, con lunghe passeggiate e rimanendo attivi oltre a una buona genetica. La scienza, infatti, ci dice che sono enormi i problemi legati alla semplice sedentarietà.

I numeri dell'Oms

In molti non lo sanno ma passare gran parte della giornata seduti, per tante ore e per un periodo molto prolungato nel tempo può creare problemi relativi a obesità, tumore al colon, si può andare incontro all'osteoporosi oltre a patologie legate all'asia e alla depressione. La notizia più brutta, però, è che si rischia una morte prematura rispetto a chi ha una quotidianità più attiva. I numeri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità non lasciano scampo a dubbi: la sedentarietà causa ogni anno più di tre milioni di vittime nel mondo e si trova al quarto posto come causa generale di decesso. In questo caso, quindi, non c'entra l'attività fisica ma il problema legato allo stare seduti (sedia o divano) troppo a lungo.

Cosa dice lo studio

Sulla rivista scientifica Jama Cardiology, uno studio condotto da due tra i più importanti esperti mondiali sulla prevenzione delle patologie che riguardano l'appartato cardiorespiratorio, il prof. Scott Lear della Simon Fraser University di Burnaby (Canada) e dal prof. Wei Li, dell'Accademia delle Scienze Mediche di Pechino, ha dimostrato i problemi legati all'eccessiva sedentarietà. "Il messaggio forte e immediato che vorrei passasse è di minimizzare già da ora il tempo che si trascorre seduti", ha dichiarato Lear a laRepubblica. Si tratta di uno dei lavori più completi mai effettuati con 100mila persone tra i 35 e 70 anni prese in esame per circa 10 anni. In pratica, chi sta seduto fra 6 e 8 ore al giorno rischia fino al 13% in più di morire precocemente, percentuale che arriva al 20% se si sta seduti per più di 8 ore al giorno.

Quali sono le contromisure

Come detto all'inizio, è più facile sviluppare diabete, cancro al colon e alla mammella oltre a patologie legate al tessuto adiposo, un aumento di colesterolo e della pressione del sangue. "Chi è obbligato a star seduto per lavoro o per qualsiasi altro motivo, può svolgere una routine di esercizi in momenti diversi della giornata. O comunque dovrebbe alzarsi ogni 30-40 minuti", ha sottolineato l'esperto. Infatti, non serve necessariamente la palestra ma svolgere un minimo di attività fisica, in casa o all'aperto, per scongiurare i rischi legati a sedia e divano riducendo l'insorgere di patologie.

I numeri in Italia ed Europa

Se nel nostro Paese la sedentarietà si attesta al 31% (dati del 2021) contro il 23% del 2008, in Europa la media è del 18,5% tra coloro i quali che stanno seduti circa otto ore al giorno: va peggio negli Stati Uniti con la percentuale che arriva al 25%. Una particolarità: i ceti medio-bassi rimangono seduti più dei ricchi secondo alcuni studi svolti in questo settore. "I medici di famiglia e gli specialisti dovrebbero concentrare i loro sforzi di prevenzione sull'attività fisica e sul far alzare il più possibile i loro pazienti", spiegano i ricercatori.

Nel pratico e quotidiano, dovremmo alzarci ogni 30 minuti, rimanere in piedi durante una telefonata e cercare soluzioni alternative all'aperto anche durante riunioni lavorative. "È un'emergenza sanitaria globale che può essere affrontata in maniera estremamente semplice. Sbarazzarsi delle sedie per il maggior tempo possibile è un ottimo inizio", conclude Lear.

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