Che fare sport facesse bene lo sapevano tutti ma le conseguenze positive non soltanto a breve termine (dimagrimento e stato di forma) ma di vita: infatti, un'attività fisica costante allontana la morte e patologie anche importanti dovute alla sedentearità o semplicemente alla mancanza di esercizi per il nostro corpo.
I benefici dell'attività fisica
A entrare nello specifico è uno studio molto importante condotto negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista scientifica Circulation dal titolo "Intensità dell'attività fisica nel tempo libero a lungo termine e mortalità per tutte le cause e cause specifiche". Hanno fatto parte della ricerca più di 116mila partecipanti in un arco di tempo di 30 anni, dal 1988 al 2018. Secondo le linee guida che ha tracciato il Dipartimento della Salute degli Usa, fare sport in un arco di tempo tra 150 e 300 minuti settimanali allontanerebbe lo spettro di patologie tenendo il soggetto in perfetta forma. Lo stesso vale anche per i più sportivi ai quali basterebbero anche 75-150 minuti di attività purché sia intensa.
I risultati
Chi ha seguito i consigli delle linee guida con l'attività intensa ha visto ridurre il rischio di morte legato alle malattie cardiovascolari fino al 31%, e un 19% per tutte le altre cause generiche rispetto a quelli che sono sportivi. Invece, le persone che hanno seguito la linea moderata con un allenamento meno intenso ma più lungo hanno visto un calo della mortalità per malattie cardio compreso tra il 27% e il 33%, tra il 21% e il 23% mortalità si è ridotta, generalmente, anche per tutte le altre motivazioni. È importante anche un'altra scoperta: per i più fanatici che si allenavano quasi senza sosta fino a quattro volte le "dosi" consigliate, non sono stati riscontrati cambiamenti significativi ma le percentuali sono rimaste le stesse. Come dire: allenarsi si ma senza che ne diventi una fissazione, il corpo ha anche bisogno di recuperare dagli sforzi.
"Lo sport è come i farmaci"
Le indicazioni per allenarsi e mantenere un fisico un forma è paragonabile ai farmaci: se c'è un dosaggio inferiore rispetto a quello che prescrive il medico il beneficio non ci sarà, al contrario "potrebbero esserci dei danni": è quanto ha affermato a Repubblica il prof. Gianfranco Beltrami, vice presidente vicario Federazione medico sportiva italiana. "L'esercizio, il movimento, va personalizzato. È il medico dello sport che deve prescrivere il corretto livello di attività, in base alla storia clinica del soggetto, all'età, al sesso. Poi, può essere incrementato", ha aggiunto. In ogni caso, 30 anni di ricerca hanno dimostrato un calo importante del rischio di morte per le malattie cardiovascolari e per altre patologie: ecco perché fare sport "lo consiglierei a tutti perché l'attività fisica va fatta correttamente per non andare incontro a problemi".
Qui si apre un altro capitolo: allenarsi male può provocare "mal di schiena, contusioni, anche logorio di muscoli e tessuti. Per non parlare del cosiddetto mancato recupero dopo un allenamento, che può essere anche un lungo giro in bicicletta", spiega l'esperto. È dannoso portare il proprio fisico allo stremo, la stanchezza va rispettata e serve il tempo necessario per recuperare.
L'Oms ha spiegato che ogni anno muoiono circa 3,2 milionidi di persone per problemi legati alla vita sedentaria: l'esercizio fisico riduce anche la possibilità di contrarre il diabete 2 e influisce positivamente anche sul benessere mentale di ognuno di noi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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