Epicondilite o gomito del tennista, che cos’è e come curarla

L’epicondilite è nota come gomito del tennista e provoca un dolore acuto nella zona tra avambraccio e polso che se sottovalutato può compromettere lo svolgimento di attività lavorative e sportive

Epicondilite o gomito del tennista, che cos’è e come curarla

L’epicondilite è un’infiammazione che colpisce la zona del gomito.

Nota come gomito del tennista. Provoca un dolore acuto che si propaga e coinvolge avambraccio e polso. È molto diffusa tra gli sportivi. Questa patologia se trascurata può compromettere a lungo andare la qualità della vita del soggetto limitandone le attività sportive e lavorative.

Come riconoscere l’epicondilite e quali le cause

massaggio

Il primo sintomo dell’epicondilite è un dolore all’altezza del gomito, nella zona chiamata epicondilo nella quale si crea una specie di inserzione di muscoli. Questo dolore fastidioso può diffondersi anche al gomito. La patologia è causata da un sovraccarico di lavoro dei muscoli e delle articolazioni della zona interessata.

A soffrine maggiormente sono i soggetti dai 30 ai 50 anni e che praticano determinati sport che comportano un allenamento costante e spesso eccessivo dell’epicondilo. Tra gli sport coinvolti vi il tennis, il golf e anche alcuni sport di guida come il motocross e la mountain-bike che comportano una sollecitazione particolare dell’avambraccio.

Ad essere esposti a questa patologia sono anche coloro che eseguono determinati lavori manuali. Parliamo di meccanici, manovali, muratori ed idraulici. Con la diffusione dello smart working negli ultimi due anni a soffrirne sono anche coloro che trascorrono tanto tempo a lavorare al pc impugnando il mouse.

Come curare e prevenire l’epicondilite

tennista

Solitamente quando viene diagnosticata l’epicondilite si somministrano dei farmaci antinfiammatori o cortisonici. Servono essenzialmente per limitare l’infiammazione e lenire il dolore acuto locale. Sempre per ridurre la percezione nella zona interessata si consigliano degli impacchi a base di ghiaccio da eseguire per circa dieci minuti ogni due e tre volte al giorno. Permettono di riattivare efficacemente la circolazione nella zona coinvolt.

Consigliato è il riposo per alcuni giorni e in alcuni casi viene raccomandato l’utilizzo di specifici tutori per migliorare la funzionalità del gomito. Prevenire l’epicondilite non è assolutamente facile. Tuttavia è opportuno seguire determinati accorgimenti di cui tener conto nella quotidianità e soprattutto nello svolgimento della propria attività lavorativa o quando si pratica sport. Innanzitutto in caso di attività fisica importante è eseguire prima di un allenamento una fase di riscaldamento che prevede specifici esercizi di stretching. il riscaldamento accurato consente di preparare al meglio la zona coinvolta.

Se il vostro sport preferito è il tennis è importante imparare a muovere la racchetta usando tutto il braccio evitando di sovraccaricare i muscoli e le articolazioni del polso che ne può risentire di uno sforzo eccessivo o di un movimento non adeguato.

Durante il contatto con la palla è di fondamentale importanza mantenere rigido il polso. Nella quotidianità quando si sollevano dei pesi bisognerebbe mantenere il polso dritto e rigido sollecitando i muscoli dell’avambraccio superiore che risulta più forte quindi senza sovraccaricare quello inferiore.

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