A parlare è il virologo dell'Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco che spiega come in estate alcuni cibi diventino pericolosamente nocivi per il nostro organismo. Lo stesso ghiaccio dentro una bevanda rinfrescante, consumata magari all'ombra di un ombrellone in un'affollata spiaggia italiana può essere pericolosissimo. L'esperto ricorda infatti che: "L'estate è la stagione più rischiosa per quanto riguarda le tossinfezioni alimentari: il caldo moltiplica i rischi, e noi siamo meno attenti. In pratica, in ferie si abbassa la percezione del pericolo. Ma la realtà è che le tossinfezioni alimentari non vanno in vacanza, anzi: in questo periodo possono confondersi con le forme virali di tipo gastrointestinale trasmesse dai virus cugini dell'influenza", si legge su IlMessaggero.
In tutto esistono 250 tossinfezioni alimentari che si possono manifestare in differenti sintomi causati da diversi agenti patogeni, il virologo mette in guardia dalla salmonella e da Campylobacter ed Escherichia coli. La stessa salsa all'uovo contenuta nel panino può essere pericolosissima.
Come accorgersi che qualcosa non va? Tra i sintomi più comuni ci sono i classici dell'intossicazione alimentare come vomito, mal di stomaco e violenti crampi addominali seguiti da diarrea: "È possibile anche che tra i sintomi compaia la febbre, favorita in questo periodo dai continui sbalzi climatici. E non fatevi ingannare dagli alimenti che all'assaggio appaiono buonissimi. La contaminazione dei cibi, in particolar modo in estate avviene in molti modi differenti". Frutta e verdura divengono pericolose se lavate con acqua contaminata da feci umane o animali. La carne invece può essere facilmente contaminata dai microrganismi presenti all'interno di anumali sani che vengono a contatto con le carni durante il processo di macellazione e successivamente vanno ad attaccare ed "infettare" chi le mangia.
La salmonella infetta le uova dopo aver infettato il sistema ovarico delle galline. I batteri del genere Vibrio sono invece presenti all'interno dei crudi di mare: infatti ostriche e frutti di mare sono pericolosissimi sotto questo punto di vista. Il consiglio è quello di cucinare un cibo ad almeno 60-70 gradi visto che generalmente i microrganismi non resistono a queste temperature.
Perché dunque l'estate è così pericolosa? Il virologo lo spiega: "Tra picnic e spuntini in spiaggia, è più difficile assicurarsi che la catena del freddo sia stata rispettata e talvolta questo accade non solo con gli spuntini acquistati nel chioschetto, ma anche con quelli che portiamo da casa". Il suggerimento è quindi quello di rinunciare ai cibi sofisticati, in particolare se non si è sicuri della provenienza. Di stare attenti al ghiaccio, non solo nei paesi tropicali ma anche in Italia e soprattutto di prestare moltissima attenzione ai frutti di mare o ai crudi in generale.
Meglio scegliere cibi poco elaborati e semplici, poveri di salse. Attenti ai farmaci antidiarroici, questi infatti sono sconsigliati per chi si mette alla guida perché possono abbassare di molto la soglia dell'attenzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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