L'uomo è biologicamente pigro

L'uomo nasce pigro: il cervello sceglie sempre la soluzione più facile, come conferma la biologia e uno studio condotto dall’Università della British Columbia

L'uomo è biologicamente pigro

L'uomo è pigro: anche la scienza accorre in aiuto di chi da sempre rifugge sport e attività complesse. Il cervello sembra predisposto per scelte e soluzioni facili e veloci, perché decisioni più elaborate portano a maggiore sforzo e quindi a una fatica più diffusa. Nonostante il mondo esterno ci riempia di immagini e stimoli sempre più veloci, con esempi atletici e ginnici sinonimo di benessere e salute, c'è una irresistibile forza che ci trattiene e inchioda al divano di casa. Una sorta di energia oscura che boicotta ogni tentativo contro la sedentarietà, una lotta che alberga nel cervello e che rifugge ogni tipo di fatica e spreco di energie.

Lo conferma uno studio condotto dall’Università della British Columbia e pubblicato sulla rivista Neuropsychologia, che proverebbe l'indole pigra del cervello stesso. Il regista di tutte le azioni fermerebbe ogni tipo di slancio fisico, perché programmato per scegliere attività soft e meno dispendiose dal punto di vista energetico. Secondo lo studio, la conservazione dell'energia è un atteggiamento che affonda le radici nel passato dell'uomo, quando direzionare gli sforzi era essenziale per la sopravvivenza quotidiana.

Alcuni fattori incidono positivamente nella salute del cervello, come ad esempio il riposo pomeridiano, il pisolino, un toccasana per la memoria e per ricaricare le energie. Staccare la spina incentiva la creatività, fortifica le difese immunitarie, abbassa i valori del cortisolo - l'ormone dello stress - aumentando la serenità personale, quindi agevolando il relax corporeo e mentale. Focalizzare l'attenzione sulla respirazione, sul movimento dell'inspirazione e dell'espirazione, permette di raggiungere una condizione di serenità. Bastano anche solo quindici minuti di riposo pomeridiano per aumentare la salute del fisico: dormire permette di proteggere il sistema nervoso e di rigenerare la guaina mielinica che ricopre gli assoni dei neuroni, ma anche di abbattere i morsi della fame preservando la linea.

Ovviamente un po' di allenamento e di sport possono sempre aiutare a combattere l'aumento di peso e mantenere attive le articolazioni: basta scegliere l'attività più in linea con la propria indole e maggiormente gradita anche dal cervello stesso.

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