Molto più frequenti nel periodo estivo, le punture di insetti sono degli incovenienti che, a volte, possono rivelarsi davvero fastidiosi. I segni lasciati da zanzare, api e zecche sono l'esito del veleno e di altre sostanze penetrate nella cute. La gravità delle punture di insetti varia a seconda della sensibilità individuale. Generalmente esse causano pomfi arrossati e pruriginosi accompagnati, anche se non sempre, da dolore e gonfiore. In alcuni casi si può verificarsi una grave reazione allergica estesa a tutto il corpo e persino uno shock anafilattico. Ma perché questi animali pungono l'uomo? La risposta dipende dalla tipologia di insetto. Alcuni di essi essendo ematofogi, ad esempio le zanzare, lo fanno per nutrirsi. Altri, invece, attaccano per difendersi. È il caso delle vespe, dei calabroni, delle api e delle formiche. È possibile trattare le punture di insetti con i rimedi naturali? Quali sono quelli più sicuri ed efficaci? Scopriamolo insieme.
Punture di insetti: le zanzare
Tra le punture di insetti, quelle delle zanzare sono le più diffuse in assoluto. Questi animali generalmente prediligono i luoghi acquitrinosi e si nutrono di sangue umano. Mordendo lo strato superficiale della pelle, iniettano con la loro saliva sostanze anticoagulanti ed urticanti che scatenano una lieve reazione del sistema immunitario.
Ecco, quindi, che compare il classico pomfo il quale, oltre ad essere arrossato, provoca prurito, bruciore e dolore. La sensazione pruriginosa è la conseguenza del rilascio di istamina, un mediatore chimico coinvolto in fenomeni allergici ed antinfiammatori. Le punture delle zanzare possono durare da qualche ora a pochi giorni.
Quando si sospetta di essere stati punti o nel momento in cui appaiono le tipiche manifestazioni è bene non grattarsi e non strofinare la zona interessata. Si rivela utile, invece, applicare direttamente sul pomfo del ghiaccio avvolto in un panno. L'effetto vasocostrittore del freddo anestetizza e lenisce i sintomi. Sono altresì efficaci i rimedi naturali come:
- il miele: ricco di proprietà antibatteriche, è possibile spalmarlo da solo sulla parte colpita oppure lo si può mescolare ad un cucchiaino di bicarbonato di sodio;
- aloe vera: panacea a tutti i mali, essa non solo riduce il gonfiore e il prurito, ma favorisce altresì la guarigione della ferita;
- cipolla: strofinare una fettina sulla puntura allevia la sensazione pruriginosa;
- dentifricio: va lasciato in posa 15-20 minuti e i suoi benefici sono simili a quelli di una pomata idrocortisonica;
- tea tree: dall'azione antimicrobica, disinfetta e contrasta l'irritazione.
Esistono inoltre in commercio delle penne gel da applicare direttamente sulla puntura per dare sollievo immediato.
Punture di insetti: le api
Fra le punture di insetti, quelle delle api sono le più temute. Questi animali attaccano l'uomo per difendersi attraverso un pungiglione seghettato che viene lasciato all'interno della ferita assieme a segmenti dell'addome. La sua penetrazione nella pelle si accompagna al rilascio del veleno, costituito questo da una miscela di sostanze tossiche e da alcuni componenti allergizzanti. Le sostanze tossiche provocano un effetto vasodilatatore. Gli allergeni, invece, sono in grado di scatenare nei soggetti predisposti reazioni allergiche anche gravi. Può capitare, infatti, che una manifestazione sistemica possa evolvere in shock anafilattico.
Il sintomo caratteristico della puntura di un'ape è un rigonfiamento di diamentro superiore a cinque centimetri al quale si associano dolore, bruciore e prurito. Queste manifestazioni peggiorano in maniera graduale nei primi giorni e tendono a risolversi nell'arco di una settimana. La prima cosa da fare in caso di puntura è rimuovere il pungiglione utilizzando un oggetto con il bordo rigido come una carta di credito o, in alternativa, le mani. Successivamente si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali:
- olio essenziale di lavanda: le sue virtù antinfiammatorie alleviano il gonfiore e il bruciore;
- bicarbonato di sodio e acqua: questo composto va tenuto in posa per almeno 15 minuti. Serve a neutralizzare il veleno;
- papaia: l'enzima in essa contenuto, la papaina, scompone le proteine responsabili del prurito e del dolore;
- calendula: antisettico, allevia in maniera efficace l'irritazione della pelle.
Punture di insetti: le zecche
Fra le punture di insetti, quelle delle zecche sono più frequenti di quanto si possa credere. Questi animali, dal corpo ovale e provvisto di otto zampe, sono dei parassiti, ossia infestano animali domestici e selvatici per nutrirsi del loro sangue. Si può incorrere con maggiore facilità in una puntura se si passeggia in un bosco. Appostata sull'estremità di un arbusto o di un filo d'erba, la zecca si attacca alla pelle e introduce nella stessa il rostro, una parte del loro apparato buccale. Poiché il morso non è doloroso, le zecche possono continuare a succhiare il sangue del loro ospite senza che questo se ne accorga. Sulla cute compare solo una papula con al centro un puntino rosso.
La puntura non deve mai essere sottovalutata poiché, talvolta, può rivelarsi veicolo di diverse patologie: malattia di Lyme, meningoencefalite, febbre bottonosa, babebiosi, ehrlichiosi. In seguito al contatto con il parassita è fondamentale estrarlo dalla pelle quanto prima. Esso deve essere afferrato con una pinzetta che va fatta rotare leggermente.
Disinfettata la zona, è necessario tenerla sotto osservazione per un mese e avvertire il medico in caso di febbre, debolezza, dolori articolari e ingrossamento dei linfonodi. I rimedi naturali più efficaci includono:- gel di aloe vera: riduce l'infiammazione poiché ha proprietà simili a quelle di una pomata idrocortisonica;
- olio essenziale di chiodi di garofano: le gocce aiutano a combattere l'eventuale infezione associata. Vanno miscelate ad una crema idratante neutra e spalmate sulla zona colpita;
- arnica e camomilla: utilizzate in combo, disinfettano e alleviano lo stato flogistico.
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