La sciarpa d’estate? Anti-aria e chic perfino ricamata

È una spia che stringe al collo, morbida e seducente come Mata Hari, brava nel rivelare i segreti degli uomini. «La sciarpa aiuta a vincere la timidezza maschile» sentenzia Massimo Piombo presentando la sua bellissima collezione per l'estate 2012 a Pitti Immagine, mastodontica rassegna della moda uomo in scena a Firenze da ieri fino al prossimo giovedì. Gli fai notare che d'estate fa caldo e lui tuona «appunto» mentre accosta con raro senso del colore un lungo e impalpabile sciarpone viola sulla giacca in spumosa ciniglia rosa chinè. Decide che è troppo, afferra un paio di pantaloni giallo ranuncolo per poi valutare preoccupato l'effetto che fa. «Abbiamo presentato più sciarpe che in inverno: decorano un po', si vendono bene» rivela Brunello Cucinelli, l'imprenditore filosofo nel suo stand dove i compratori si affollano come api sul miele. «Puntiamo sul new formal - continua - l'abito di gusto giovane che si può usare di giorno al lavoro e la sera per uscire a divertirsi perché il nuovo taglio ti toglie gli anni di dosso». Su questi capolavori dell'arte sartoriale Cucinelli appoggia le impalpabili sciarpe in fibre naturali, ultra leggere e super costose come il resto della superba collezione cromaticamente divisa nelle tinte da esploratore (sabbia, kaki o tabacco) oppure nelle tonalità pastello spolverate di cenere. Invece da Cruciani le sciarpe sono in colori fruttati oppure con stampe batik su cashmere e seta: un discorso a parte rispetto al resto della collezione ispirato allo stile tennis più classico (dai Finzi-Contini a Renè Lacoste in campo) e al lusso più sfrenato nei materiali. Strano ma vero da Doriani Cashmere le sciarpe latitano, ma in compenso non mancano raffinati completi che sembrando ma non sono di felpa. In compenso Drumohr, marchio fondato in Scozia nel 1770 rilevato nel 2005 da una famiglia d'imprenditori bresciani, propone diversi modelli in garza di lino ricamata: una vera civetteria. «Sono irrinunciabili: proteggono dall'aria condizionata in treno, aereo e macchina ma in più stanno bene a tutti» dicono nello stand. Aida Barni, signora del cashmere all'italiana, definisce la sua sublime sciarpa rosso lampone «uno straccetto anti cervicale». Lei per questa stagione punta su Jeu de maille, un raffinato kit per maglie fai da te: precucite e vendute con forbici per tagliare il modello da soli. Unici nel loro genere anche gli occhiali realizzati apposta per lei in un'azienda del Cadore: un foglio di plastica, due lenti da sole ultra leggere, un peso totale di 19 grammi. Pesano ancora meno le sciarpe in lino garzato di B.D. Baggies, griffe di camicie americane stinte, ritinte, stampate: una sinfonia di sfumature azzurrate.

«Ci siamo ispirati ai colori originali della Vespa negli anni Cinquanta: celeste, giallino e verde salvia» racconta Gianluca Isaia spiegando che la bella collezione sartoriale pensata e prodotta a Napoli rende omaggio al boom economico più che allo scooter, simbolo di quel periodo. Irrinunciabile il modello battezzato O' pernacchio come regalo da fare a un maschio da buttare.

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