Non è mai stato un ritratto da cartolina quello che ci ha regalato della Svizzera il ticinese Andrea Fazioli nei suoi libri. Anzi, abbiamo scoperto che quella nazione può essere luogo di vari delitti e crimini, dall'omicidio al riciclaggio, dal ricatto alla truffa. Il recente romanzo Le strade oscure (Guanda, pagg. 324, euro 18) prosegue le indagini del detective Elia Contini, un uomo che ama la solitudine di certe valli e di certe panchine affacciate sull'infinito e che si sente più affine allo spirito nomade dei Tuareg, piuttosto che a quello di certi banchieri, come abbiamo appreso in Gli svizzeri muoiono felici e in Come rapinare una banca svizzera.
Questa volta Contini affronta le ossessioni di Ernesto Magni che confessa di aver sognato di compiere un gesto estremo nei confronti di una ragazza incontrata per caso in stazione. Ciò che racconta è frutto della sua immaginazione o il crimine è stato da lui davvero compiuto, visto che una ragazza identica a quella da lui immaginata viene ritrovata cadavere? Contini dovrà far luce su un caso complicato che lo porterà a salire sul treno e a vivere a lungo l'esperienza quotidiana dei frontalieri che ogni giorno dall'Italia si spostano in Svizzera. L'investigatore scoprirà un mondo irrisolto e problematico e si troverà «in una terra d'ombra che dal mondo dei frontalieri si estende a quello degli imprenditori in mezzo a corruzione, violenza, caos». Ancora una volta Fazioli ci propone un noir dal forte impianto sociale che parla di molestie sessuali, soprusi economici, ricatti psicologici, ma che mette anche in scena temi come l'amore, la tenerezza e l'intimità. E nel rapporto fra un padre e una figlia, fatto di racconti e di sguardi, i lettori possono percepire con gli occhi di alcuni animali immaginari la realtà. Sono proprio queste creature a permettere di scoprire forme mutevoli che accompagnano i protagonisti attraverso specchi di sogni oscuri e fantastici, da cui fuggire o nei quali al contrario rifugiarsi, se si vuole continuare a sperare nel futuro e vivere con serenità il presente.
Vero e proprio libro nel libro,
il bestiario immaginato da Fazioli aggiunge il tono della favola a un'indagine che mescola dramma e ironia. De resto, per l'autore ticinese «da sempre gli scrittori affidano agli animali le parole che non riescono a dire».
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