A scuola sì, ma di cucina

Divertirsi, rilassarsi e riscoprire il gusto di imparare. Sono questi, secondo chi insegna, i principali motivi alla base dell’ultima manìa di romani e romane di tutte le età: prendere e, in taluni casi regalare, lezioni e corsi di cucina. Dalle tecniche base per muovere i primi passi ai fornelli a quelle per realizzare ricette più complesse e, magari, esotiche, dagli appuntamenti full-immersion a quelli a cadenza settimanale, dalle scuole ad hoc alle lezioni nei ristoranti o, perfino, in casa, sono molte le occasioni che stuzzicano la fantasia di appassionati e curiosi. Si comincia dalle scuole del Gambero Rosso (Città del Gusto, via Enrico Fermi 161; 06551121). Tra appuntamenti amatoriali, professionali, dedicati al management e al vino, l’offerta è ampia, ma anche la domanda, tanto che, alle postazioni abitualmente riservate allo studio, ne sono state aggiunte altre all’interno dell’Osteria. Pizza, cucina etnica, lasagne, pesce e risotti sono alcuni degli argomenti dei corsi amatoriali, senza trascurare quelli per apprendere a improvvisare un’ottima cena.
Vario e ampio pure il programma dell’Accademia Pepe Verde (via Santa Caterina da Siena 46; 066790528). «Da noi passano circa 3mila persone ogni anno - dice il presidente Riccardo Dary -. Prima erano principalmente signore benestanti che venivano la mattina per imparare a far bella figura in casa. Ora l’età media è trent’anni e gli orari sono cambiati. I più frequentati sono i corsi del sabato e, quando li proponiamo, domenica. Incidono la moda, la grande attenzione mediatica riservata agli chef e fattori economici, come la voglia di incontrarsi, risparmiando i costi del ristorante, unita al piacere di stupire gli amici con piatti prelibati ma semplici da preparare. Ma, soprattutto, in questi corsi si trova un modo per uscire dalla frenesia quotidiana». Tra le lezioni più apprezzate, quelle sulle basi della cucina. «La gente cerca un modo per riscoprire il gusto di mangiare bene ogni giorno - prosegue -. Vanno benissimo i corsi dedicati a polpettine e pasta al forno».
Dalla preparazione di un’utile dispensa al piacere di aggirarsi tra i banchi del mercato alla ricerca dei migliori prodotti di stagione, apprendere come personalizzare la cucina di casa è il primo obiettivo di Cuoche per caso, che fa anche offerte last minute per chi acquista i corsi in prossimità del loro inizio (via Germanico 197; 063216620). Sono proposti tutti sia a livello professionale che amatoriale i corsi di cucina, pasticceria e pizzeria della scuola A tavola con lo chef (via dei Gracchi 60; 063222096), che vanta docenti d’eccezione come Francesco Apreda, chef del ristorante Imàgo all’hotel Hassler, che illustra «La cucina dell’immaginario», e Iside e Romano, proprietari della «Parolina» ad Acquapendente. Vanno dalla cucina-spettacolo agli incontri per bambini, i corsi di Alessio Duò, chef e direttore di Professione Chef (via Tullio Serafin 49; 3384780255): «Alcuni si accostano alle lezioni perché vogliono mettersi alla prova per scoprire se possono trasformare la passione in mestiere, altri solo per amore della cucina. L’esperienza mi ha insegnato che le scoperte migliori in questo campo spesso si fanno proprio negli appuntamenti amatoriali». La cucina piace a tutti e a tutte le età. «Le lezioni per piccoli - prosegue - spesso vengono richieste come intrattenimento per le feste di compleanno. Lo scopo è insegnare ai bimbi a realizzare le ricette con i genitori». L’arte dei fornelli si può imparare pure al ristorante, dai corsi professionali di Zi' Gaetana (via Cola di Rienzo 263; 063212342) a quelli di cucina giapponese di SushiFusionFood (via Angelo Brunetti 6; 063200407). Non mancano lezioni a domicilio.

«La richiesta arriva principalmente da donne, tra venti e trentacinque anni - dice Francesco Niola, personal chef che per il servizio ha attivato una mail ad hoc (unochefincasa@libero.it) -. Sono per lo più lezioni singole, ma dove le dimensioni della cucina lo consentono, arrivano richieste anche da gruppi di amiche».

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