Lo scuolabus costa troppo e il sindaco lo abolisce

Ragazzi pedalare. Gli autobus che vi portano a scuola e poi, terminate le lezioni a casa, finiscono in rimessa. Costa uno sproposito. Giampiero Mariani, che a Desio è il sindaco, ha deciso di tagliare un costo davvero esagerato. Da un po’ meditava la soppressione del trasporto pubblico per alunni e studenti, adesso, che lui ha le tasche piene e il bilancio comunale vuote, ha detto basta. Perché, leggere per credere, i giovanissimi in piena salute che utilizzano il mezzo sono centotrentasei e il costo ai contribuenti supera 126 mila euro. Un bella cifra: tolte le vacanze, le domeniche e le feste comandate ogni fanciullo comporta un sacrificio di mille euro l’anno. Forse un ragioniere che si mette impegno riuscirebbe a risparmiare qualche spicciolo con un cambio: dall’autobus al taxi da quattro posti. Su una popolazione scolastica di tremilacinquecento studenti, tra elementari e medie, nella città natale di Pio XI solamente poco più del 5 per cento utilizza il bus. «Ragazzi mi spiace davvero tanto – spiega il primo cittadino – ma da settembre con l’inizio del prossimo anno scolastico parte l’iniziativa pedibus». Ossia, tutti a piedi per una bella camminata. Intanto le mamme, appena venute a conoscenza della gravissima notizia sono in rivolta. Scatenate contro Giampiero Mariani, dall’aprile del 2005 alla guida di una maggioranza di centrodestra. «Se bisogna fare qualche sacrificio – aggiunge il capo della giunta – tutti devono rinunciare a qualche agevolazione. Mi hanno accusato d’avere l’auto blu. Allora rispondo che si tratta di un’Alfa 156 del 1998 con almeno duecentomila chilometri. Se vogliono posso anche farne a meno. Anzi, a breve lo dovrò fare senza rimpiazzarla. Mi dicono che inquina e non è ecologica. Ho ridotto da 3.500 a 2.500 euro le spese di rappresentanza. Non posso davvero sopportare i piagnistei delle mamme, quando nel mio ufficio ogni giorno arrivano cittadini che non sanno come pagare il conto del panettiere. Anche se i bambini fanno una passeggiata come ai miei tempi non credo sia un dramma». Su questa vicenda Mariani s’infiamma. Per una volta rispondete voi alla mia domanda. «Significa amministrare con oculatezza e interesse comune spendere una somma così ingente solo per il servizio di trasporto scolastico?» «Poi - riprende il sindaco – per evitare pericoli coinvolgeremo l’associazione dei carabinieri in congedo. Inoltre, abbiamo siglato un accordo con l’associazione dei commercianti». Cosa c’entrano i negozianti? «Lo spiego.

Decine di operatori hanno esposto una locandina con scritto “Negozio Amico dei Bambini” e si sono dichiarati disponibili ad aiutare i ragazzi in caso di piccole necessità: una telefonata, una medicazione o semplicemente un momento d’ascolto». Gioventù, il signor sindaco la vede così. Camminare. Pare, faccia pure bene per crescere sani e robusti.

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