Sedici scooter e 2 auto bruciati in mezz’ora: è caccia al piromane

Stanno passando al vaglio i filmati delle telecamere del Comune e sono certi che riusciranno a prenderlo. Sì perché, secondo gli investigatori della polizia, è uno solo il piromane che l’altra mattina all’alba (erano da poco passate le 5) ha appiccato il fuoco a 16 tra scooter e motociclette parcheggiati in zona Ticinese, coinvolgendo anche due auto e danneggiando le facciate di alcuni palazzi e le vetrine di diversi negozi vicine ai mezzi bruciati.
«Il gesto estemporaneo di uno squilibrato, niente di organizzato o riconducibile alla malavita o, comunque, a degli estorsori. Il classico piromane, insomma» spiega la polizia, in corsa contro il tempo per individuare il responsabile degli atti vandalici. Un caso su cui, per competenza territoriale, stanno lavorando gli investigatori del commissariato Porta Genova e Ticinese, insieme con i colleghi delle volanti e i vigili del fuoco, impegnati anche loro negli accertamenti del caso.
I danneggiamenti sono partiti all’inizio di via Col di Lana, poi in viale Bligny, in via Ripamonti, in via Vigevano, in via Savona (dove i mezzi coinvolti davanti al civico 7 sono stati circa la metà del totale) e infine in via Tortona. Incendi compiuti nel giro di mezz’ora e nel raggio di meno di due chilometri
«A colpire è stata la stessa mano, una persona che si è mossa molto rapidamente, a bordo di un motorino. Ci sono anche delle testimonianze, ma nessuno è riuscito a prendere la targa del piromane» racconta la polizia.
Risale a quasi un anno fa, a maggio 2010, l’arresto dell’ultimo piromane. Lo catturarono i carabinieri della compagnia di Corsico dopo aver predisposto specifici servizi a seguito di ben 22 incendi dolosi di auto. Si tratta di un 60enne residente a Cesano Boscone, un italiano pregiudicato. L’uomo venne sorpreso in flagranza: stava cospargendo di benzina alcune autovetture in sosta. Ai militari l’uomo riferì che alla base dei suoi gesti c’era solo il puro piacere di vedere il fuoco avvolgere le auto, e che il giorno dopo era solito tornare sul luogo per osservare i veicoli carbonizzati.


Sempre a maggio dell’anno scorso, poi, al termine dei festeggiamenti per l’Inter che aveva vinto la Coppa dei Campioni, due auto della polizia locale, parcheggiate vicino al comando di piazza Beccaria, vennero distrutte dalle fiamme appiccate dai tifosi.

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