La serie A delle gambe: scudetto per la top Brook miss Beckham ultima

Nino Materi

Storte quelle di lui, brutte quelle di lei. In casa Beckham il derby delle gambe è roba da cartellino rosso. Ma se David fa spallucce, Victoria quasi si suicida. Per una patita dell’estetica, infatti, non deve essere piacevole vedere il proprio nome nella classifica delle «imperfette». E dire che per fare bella figura sulle copertine l’ex Spice Girls ha già speso un capitale in interventi plastici che, finora, le hanno ritoccato «solo» occhi, labbra, naso, pancia e seno. All’appello sono destinate ad aggiungersi presto cosce e ginocchia, dopo che un sondaggio commissionato per una nuova linea intima dell’azienda inglese Pretty Polly ha decretato che miss Beckham, benché sia una tipa in gamba, possiede gambe da far spavento: un’etichetta che nel mondo delle celebrità femminile è come presentarsi con il marchio di alcolista a una riunione di astemi; insomma, può creare un certo imbarazzo.
Il quesito posto al campione di 3mila persone (metà uomini e metà donne) era: «A chi appartengono le gambe più belle del Regno?». Plebiscitario il verdetto: «A Kelly Brook», modella inglese ventiseienne «dalla sensualità dirompente, lontana dallo stile “magre da passerella”» (almeno così si legge nel suo book professionale). Al secondo posto Kate Moss, che le malelingue indicano leader incontrastata nella categoria «gambe stupefacenti», riferendosi sarcasticamente allo scandalo-cocaina che l’ha prima gettata nella polvere (sic) e poi l’ha rilanciata nell’empireo della moda. Terzo posto per la cantante Beyonce Knowles che ha soffiato la leadership per gli «arti inferiori meglio torniti» alla cantante Cristina Aguilera che stacca nettamente le gambe «grissino» dell’onnipresente Paris Hilton. Nella parte bassa della classifica Colleen McLoughlin (fidanzata del calciatore inglese Wayne Rooney, «pazzo» quasi quanto Gascoigne), umiliata dall’intramontabile ex top model Elle Macpherson che, nonostante i suoi 43 anni e due figli all’attivo, conserva ancora delle gambe autostradali.
Ma dalle scudettate del massimo campionato, passiamo alle retrocesse nella serie B: peggio di tutte è andata Victoria Beckham, che si è affrettata a mandare in mille pezzi la targa assegnatale dalla giuria che l’hanno eletta a icona delle «gambe da non guardare».
A consolarla non basterà certo sapere che tra le bocciature eccellenti c’è infatti anche Madonna, il cui corpo - sostiene la stampa gossip «specializzata» - «sarebbe stato rovinato dall’eccesso di attività sportiva: comunque sia la popstar si è piazzata al nono posto a un soffio da Teri Hatcher, l’attrice di Desperate housewives che a 41 anni e tenendo fede al suo ruolo di «casalinga disperata», non poteva di sicuro ambire a un posizione più prestigiosa.
Ma la classifica che ha mandato in tilt la signora Beckham è davvero attendibile al cento per cento? Abbiamo verificato tra le varie testimonial dell’azienda Pretty Polly, scoprendo che tra le neo ingaggiate c’è proprio l’emergente modella carioca vincitrice del sondaggio.

Semplice coincidenza o elezione taroccata?
In attesa di fugare il sospetto non resta che ricordare l’analisi di Alba Parietti (un’autorità sull’argomento): «Una donna può avere gambe bellissime, ma se non impara l’arte dell’“accavallamento” e dello “scavallamento” non catturerà mai lo sguardo degli uomini». Chi è interessato, si rivolga a lei.

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