«Sister Act», quando la predica diventa musical

Una messa cantata sta per impadronirsi della città, ma i milanesi non temano: nessuna predica in vista. Solo tanta musica. Il musical «Sister Act» dà il via alle prove che porteranno all'esordio - al Teatro Nazionale, il 27 ottobre - del nuovo titolo, in stile Broadway, prodotto dalla Stage Entertainment. Anzi, co-prodotto perché a metter mano al portafoglio insieme alla multinazionale olandese specializzata in musical, in questa versione teatrale del celeberrimo film dei primi anni Novanta, è anche la sua stessa, leggendaria interprete cinematografica, e cioè Whoopi Goldberg. L'attrice americana ha da sempre creduto in questa storia e ne segue passo passo lo sviluppo in versione musical dai suoi esordi a Broadway e nel West End londinese fino alle varie edizioni che Stage Entertainment prevede di allestire, in tutta Europa, da qui a tre anni. Dunque, Milano in pista con questo titolo di grosso appeal subito dopo le due capitali internazionali del musica New York e Londra (a primavera scorsa): «Un segno ulteriore - ha spiegato l'ad di Stage Entertainment Barbara Salabè - di come Milano sia ormai, indiscutibilmente, la capitale del musical italiana». A sostenerlo sono le cifre che la Salabè scandisce: "In tre anni la Stage ha offerto quattro spettacoli capaci di raccogliere 800mila spettatori, di cui 500mila solo a Milano». Alla prima del 27 ottobre sarà addirittura presente la Suor Deloris per eccellenza, proprio Whoopi Goldberg. Al suo fianco, anche l'interprete ufficiale della versione di Broadway, Patina Miller. A vestire i panni della cantante di night-club ricercata dai gangster e rifugiatasi in un convento di suore sarà - nella versione tutta italiana (testi e liriche nella nostra lingua a cura dello specialista Franco Travaglio, ndr) di «Sister Act» al Nazionale - Loretta Grace che, a dispetto del nome, è italianissima. Un’italiana di pelle nera (e di indiscutibile bellezza, nonostante la Deloris originale non fosse decisamente Afrodite) nata in Abruzzo e cresciuta nelle Marche. «Nasco come cantante ma mi sento predestinata al ruolo - spiega la Garce - La mia prima parte su un palco di un oratorio è stata proprio questa di Sister Act, in un adattamento per dilettanti. Il mio esordio in tv? Sempre in questi panni. Ora pensare di raccogliere il testimone di Whoopi e della Miller mi fa venire i brividi». La Grace è al suo primo importante ruolo teatrale, ma come cantante ha dalla sua un buon curriculum, avendo aperto concerti per artisti come Joe Cocker, James Blunt e Randy Crawford. La voce c’è, dunque, per la credibilità teatrale si vedrà. Al suo fianco, tra gli altri, Timothy Martin (nel ruolo del poliziotto Eddie), già nel cast di "Lady Day", il musical su Billie Holday diretto anni fa da Massimo Piparo. L’allestimento di «Sister Act» milanese sarà, rispetto a quelli anglosassoni, di taglia più ristretta ma, come precisa Salabè, «si tratta di un restringimento di quantità, essendo il palcoscenico più piccolo, non di qualità». La regia e il casting sono infatti curati dai responsabili internazionali, a cominciare dalla regista Carline Brouwer, che ha presenziato tutti i provini.

Dal 5 settembre le prevendite dei biglietti per «Sister Act» sono aperte al pubblico, presso il botteghino del Teatro Nazionale, sul sito www.sisteract.it, sul sito di Ticketone , presso le Agenzie Unicredit abilitate oppure telefonando al numero 848.44.88.00.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica