La polemica era nata recentemente quando l'Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) aveva iniziato le ricerche per capire come e se fosse possibile eliminare per sempre un pilota dalle cabine degli aerei per tagliare i costi delle compagnie: ovviamente, soltanto l'idea aveva destato non poche perplessità sia sui passeggeri ma anche e soprattutto tra gli stessi addetti ai lavori.
"Non prima di 15 anni"
Adesso è arrivata una prima risposta della Iata (Associazione Internazionale del Trasporto Aereo) secondo la quale non se ne parlerà per almeno "15 anni se non un quarto di secolo" da adesso, quindi intorno al 2040, ma è anche qualcosa che potrebbbe non accadere mai (e meno male): la risposta chiara è arrivata da parte del direttore generale, Willie Walsh, che ha rassicurato i passeggeri su quanti piloti troveranno sui voli del presente e del futuro. Il problema si è posto perché nei mesi scorsi sono stati ben 40 i Paesi che avevano chiesto all'Icaso di tagliare il loro personale di comandanti esperti per risparmiare: per fortuna, lo scetticismo e il buon senso hanno prevalso. È fondamentale avere il secondo pilota per i più disparati motivi legati alla sicurezza, al malfunzionamento di uno strumento di bordo, al malore di chi è alla guida e a cento altri motivi che è inutile elencare.
"Rischi superano benefici"
"Nei prossimi 15-20 o persino 25 anni non mi aspetto di vedere un singolo pilota nei voli commerciali", ha affermato Wash, il quale ha comunque sottolineato che, in quanto pilota, si fiderebbe anche di un solo comandante "ma francamente non penso sia una cosa destinata a verificarsi a breve» e che potrebbe "non succedere mai". L'Easa assieme alla Faa americana ha calcolato cosa potrebbe succedere con un solo ufficiale ai posti di comando, dalle destinazioni a breve raggio a quelle a lungo raggio con 10-12 ore e più di volo: oltre 10 anni di studi hanno dimostrato "che i rischi per la sicurezza e le sfide associati alle operazioni del singolo pilota superano di gran lunga i suoi potenziali benefici", ha dichiarato al Corriere l'Alpa, una delle più importanti associazioni dei piloti. In un sondaggio, tra l'altro, più dell'80% de passeggeri "non approva la riduzione delle persone in cabina".
Chi è a favore
C'è, invece, chi insiste sulla strada del singolo pilota: è Mark Searle, responsabile sicurezza della Iata, che al quotidiano ha affermato il suo desiderio di vedere ai posti di comandi una sola persona e che la sfida non è tanto quella di convincere la gente ma ridisegnare le cabine di tutti gli aerei che, da sempre, sono previste per due persone. "Se si toglie uno di loro bisognerà ripensare gli spazi e i comandi per consentire al comandante di eseguire tutte le procedure. Ma è una cosa che succederà sicuramente nel futuro". Le statistiche, comunque, non mentono: negli ultimi 70 anni, il 50% degli incidenti aerei non è avvenuto per cause accidentali ma per l'errore iniziale di uno dei due piloti. È chiaro che due esperti riducono sensibilmente il rischio di incidenti mortali e l'incolumità dei passeggeri che rendono il trasporto aereo, statisticamente, il più sicuro al mondo.
Le stime per il 2023
Intanto, l'Associazione internazionale del trasporto aereo prevede un 2023 florido per il settore aereo globale grazie al graduale rientro dalla crisi pandemica degli ultimi due-tre anni: secondo le prime stime, il numero di passeggeri complessivo potrebbe superare la soglia dei quattro miliardi per la prima volta dal 2019 (4,2 miliardi nei prossimi 365 giorni).
"Si prevede che le compagnie aeree guadagneranno un utile netto globale di 4,7 miliardi di dollari su ricavi di 779 miliardi di dollari (margine netto dello 0,6%). Questo previsto miglioramento - ha concluso Walsh - arriva nonostante le crescenti incertezze economiche poiché la crescita del Pil globale rallenta all'1,3% (dal 2,9% nel 2022)".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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