Sotto controllo i conti dei professionisti

I professionisti saranno obbligati a tenere conti correnti bancari «dedicati» per la gestione dell’attività professionale, e dunque separati da quelli personali. Nei conti «dedicati» bisognerà far confluire i pagamenti dei clienti, e dagli stessi si dovranno prelevare le somme necessarie all’attività professionale. I compensi dovranno essere incassati in maniera «rintracciabile», cioè attraverso un bonifico bancario, una carta di credito, un bollettino di conto corrente postale. Attualmente, per i pagamenti inferiori ai 1.500 euro, non viene rilevato il codice fiscale di chi effettua l’operazione. Il fine delle nuove norme è, ovviamente, quello di rintracciare i pagamenti in nero, non dichiarati agli uffici fiscali. In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza vedranno rafforzata la loro capacità di indagine.

Tutti gli operatori finanziari (banche, Poste, società di gestione, eccetera) dovranno comunicare periodicamente l’elenco dei soggetti con i quali intrattengono rapporti. Questo non vale solo per i professionisti, ma per tutti.

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