Un gesto eroico, quasi commovente per sprezzo del pericolo e senso del dovere. È quello di un carabiniere, un appuntato di 41 anni in servizio alla compagnia milanese Porta Magenta. Che la notte della vigilia di Natale ha rischiato la sua vita per salvare quella di una sconosciuta, una badante equadoregna spinta sotto un tram da uno spacciatore in fuga. «Il comando generale di Roma ha già chiamato per complimentarsi con lui - spiega il suo comandante, il maggiore Vittorio Stingo, con un pizzico do orgoglio misto a emozione -. Non ci sono parole per descrivere quel che ha fatto».
E davvero ha il sapore di una bella storia natalizia, seppure un po violenta e metropolitana, quella accaduta nella notte tra il 23 e il 24 dicembre. E al termine della quale sono finiti in manette due balordi: Martin N., un albanese clandestino e pregiudicato, ora accusato anche di tentato omicidio e Carlos L., un architetto originario del Guatemala, ma regolarmente residente in Italia, fino a qualche giorno fa incensurato e adesso colpevole di spaccio. Entrambi 43enni, dopo la vicenda di cui sono stati i protagonisti insieme al carabiniere e alla badante, sono stati processati per direttissima e condannati rispettivamente a 5 e 4 anni di carcere.
Si dice che un carabiniere sia sempre in servizio. E quelli di Porta Magenta non fanno eccezione. E così succede anche nei giorni della vigilia di Natale. Nella notte tra il 23 e il 24 dicembre stavano effettuando una serie di controlli contro lo spaccio di stupefacenti in zona Navigli. È così che hanno trovato Martin N., clandestino pregiudicato: lo straniero stava cedendo alcune dosi di cocaina a un gruppo di ragazzi italiani in piazza XXVI maggio.
Alla vista dei carabinieri, il balordo ha provato a scappare correndo verso corso San Gottardo, mentre i suoi giovani clienti venivano bloccati e identificati. Così, proprio per guadagnare la fuga e creare un «diversivo» che avrebbe obbligato i suoi inseguitori a fermarsi, ha afferrato la 35enne badante equadoregna che attendeva il tram della linea 15 sotto la pensilina della fermata insieme a unaltra donna. La sudamericana si occupa fino a tarda sera di alcuni anziani e a quellora stava tornando a casa, esausta. La poveretta è stata spinta dallalbanese in mezzo alla strada, sui binari, proprio mentre stava per arrivare il mezzo. Caduta a terra, è stata sollevata in extremis proprio dallappuntato che è riuscito a trascinarla con una mossa fulminea verso il marciapiede, salvandole la vita, proprio mentre il tram, un modello «jumbo» che nel frattempo aveva frenato ma era ancora in movimento, si trovava a un metro da lei.
Lappuntato ha poi indicato ai colleghi la via di fuga dello spacciatore, che è stato bloccato dai colleghi nella vicina via Pietro Custodi, davanti al comando dei vigili urbani, con in tasca 7 grammi di cocaina, 2 di marijuana e 400 euro in contanti. Luomo, nel frattempo, si era liberato di un sacchetto contenente altri 1.185 grammi di marijuana, recuperato dal complice, Carlos L.
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