La Sparkling ha un sogno diventare il Real del volley

Patron Giovanardi: «Sottoscrizione popolare per liberarci dallo sponsor»

Sparkling, ovvero scintillanti, effervescenti, gasati. Già, gasati come gli ultimi protagonisti della Milano del volley, il gruppo trascinato da Claudio Giovanardi, il patron arrivato da Sassuolo via Roma che ha riportato la pallavolo milanese in serie A e tenterà l’avventura dove ci hanno già provato la Mediolanum e l’Asystel, per non parlare del vecchio Gonzaga. Gasati dalla promozione, gli uomini Sparkling, il nome della società, lanciano alla città una sfida coraggiosa. Il club che da ottobre sarà al via della serie A1, vuol cercare di emanciparsi della eterna dipendenza dagli sponsor e, forte di un discreto pubblico conquistato durante la stagione («mi sono convinto del potenziale di Milano quando ho visto che la gente non ci ha abbandonato nemmeno quando abbiamo infilato sei sconfitte consecutive», ha confessato Giovanardi), lancia l’idea del «club sociale», ovvero della sottoscrizione popolare legata all’attività sportiva.
«Il termine esatto è membership: vorremmo tentare in piccolo quello che fanno ad esempio in Spagna, da Barcellona a Madrid a Bilbao: una sottoscrizione tra i tifosi, tra i simpatizzanti, che possa andare da una quota minima di 19 euro alle quote da 3.500 euro riservate alle aziende, a potenziali sponsor», spiega Alessandro Allara, il vicepresidente della Sparkling, l’uomo che sta seguendo più da vicino questo progetto ambizioso. «La sottoscrizione partirà a luglio e avverrà preso la sede del Csi, nostro partner, ma anche presso altre strutture come gli sportelli Credem e Atm. Attraverso vari livelli di sottoscrizione si otterranno in cambio una serie di benefit. Si parte dalla quota di 19 euro che dà diritto al kit del tifoso e soprattutto allo sconto del 50 per cento sui biglietti del Palalido. Poi si passa a quella da 159 euro (459 per la tribuna Vip), che comprende l’abbonamento alle partite più la maglia ufficiale della squadra e una serie di sconti su viaggi. Poi un pacchetto da 1.000 euro riservato alle società di pallavolo che comprende 15 abbonamenti e materiale tecnico per le proprie squadre. E infine un pacchetto "corporate" per aziende o per pubbliche relazioni che fornisce 6 posti riservati in tribuna e la possibilità di affiancare il proprio marchio a quello della Sparkling. Non solo, ma per ogni tessera ci saranno benefit legati ai vari sponsor della società, a partire dall’Atm che garantirà i viaggi gratis sui mezzi pubblici nel giorno della partita».
Un progetto ambizioso, insomma, che potrebbe diventarlo ancora di più se l’iniziativa dovesse allargarsi agli altri sport cittadini. Alla presentazione del progetto erano già presenti osservatori interessati come l’Olimpia basket o i Vipers hockey. «Tutti gli sport cittadini diversi dal calcio - spiega Allara - stanno vivendo un momento di grave difficoltà. Per cui noi proponiamo un tavolo periodico comune per discutere anche con l’assessore Terzi che ha dato la propria disponibilità. Questo significa che il nostro modello potrebbe estendersi anche a sport che hanno ancora più problemi, penso al rugby, al baseball, al football.

Magari studiando una sottoscrizione comune e cercando l’aiuto, perchè no, di Inter e Milan o di sponsor istituzionali legati alla città in modo particolare». Il sogno della polisportiva, insomma, ritorna ancora di moda.

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