Spese pazze, assunzioni facili e l’Unione dimentica il rigore

Confedilizia resta critica: «Il doppio regime fiscale è un favore ai poteri forti»

Gian Maria De Francesco

da Roma

Contenere le spese delle pubbliche amministrazioni? Mettere un freno alle uscite dello Stato? No, grazie. Alcuni emendamenti presentati dalla maggioranza di centrosinistra al decreto Bersani contenente la manovra-bis orientano la politica economica del governo in direzione diametralmente opposta al rigore sbandierato a destra e a manca dall’esecutivo.
È quanto emerge dall’analisi che il Giornale ha effettuato delle proposte di modifica degli articoli dal 16 al 34 del decreto presentate in commissione Bilancio al Senato. Si tratta proprio della parte dedicata al contenimento delle spese. Il diessino Federico Enriques propone di escludere dal rispetto del patto di Stabilità interno per gli interventi dedicati al trasporto pubblico non solo Roma, ma tutte le aree metropolitane (incluse quelle delle Regioni a statuto speciale). Un altro esponente dei Ds, Graziano Mazzarello, ha proposto di procedere a «eccezionali selezioni di idoneità per l’assunzione» nell’Aci dei dipendenti in mobilità della controllata Aci Global.
I senatori del gruppo Verdi (Donati, De Petris, Bulgarelli, Marco Pecoraro Scanio e Silvestri) hanno invece approfittato dell’occasione per proporre di destinare gli 1,8 miliardi stanziati per le Ferrovie esclusivamente all’alta velocità Milano-Torino-Napoli. Un modo come un altro per spostare i riflettori dalla Val di Susa. Il diessino Paolo Brutti ha invocato il 50% dello stanziamento (900 milioni) per la rete ferroviaria ordinaria. Sempre i cinque senatori Verdi, invece, hanno suggerito di utilizzare il miliardo di euro destinato all’Anas «esclusivamente per i cantieri aperti». Di altre strade e autostrade non se ne parla. Almeno per ora.
I ds Gianfranco Morgando e Giovanni Legnini hanno invece presentato separatamente un’integrazione per favorire la ricollocazione presso enti pubblici e privati degli ex dipendenti in mobilità dei Consorzi agrari. Ma il «capolavoro» di Legnini è un emendamento (sottoscritto anche da Gavino Angius) che stanzia 18 milioni per il triennio 2006-2008 a favore dei Giochi del Mediterraneo di Pescara. L’altoatesino Peterlini si è preoccupato della Provincia Autonoma di Bolzano chiedendo due milioni di euro per l’assunzione di personale per gli enti pubblici del Sud Tirolo.
Nel mirino anche l’articolo 22, che stringe i cordoni della borsa per la pubblica amministrazione. Verdi, Ds e Rifondazione hanno proposto di inserire tra gli enti salvaguardati dal giro di vite i parchi nazionali. Ma nel partito del sole che ride hanno fatto di più: hanno definito in 9 milioni di euro gli oneri aggiuntivi per il 2006 e il 2007 da prelevare dal Fondo speciale del ministero dell’economia «parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al ministero degli Esteri».
Se i fondi per la ricerca scientifica devono essere ben utilizzati, è necessario potenziare il Civr (Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca) con un milione di euro complessivi per 2006 e 2007 e 150mila euro a partire dal 2008. È questo l’obiettivo di un emendamento presentato da Francesco Ferrante della Margherita.
Il senatore diellino, inoltre, ha proposto di destinare parte delle maggiori entrate derivanti dalle misure studiate dal viceministro Visco per un piano di assunzione di giovani ricercatori.
L’Ulivo (Gianni Nieddu, Antonio Maccanico e Valerio Zanone) intende anche evitare il taglio delle diarie di Forze armate e Polizia. Mentre la senatrice dell’Italia dei Valori, Franca Rame, ha proposto di tagliare ulteriormente i compensi dei componenti dei collegi arbitrali. È una goccia nel mare.


Il diessino Carlo Fontana, ex sovrintendente del Teatro alla Scala, propone di fissare a 42 anni l’età pensionabile di tersicorei e ballerini delle Fondazioni lirico-sinfoniche oltreché l’istituzione di un albo degli agenti dello spettacolo.
In fondo si tratta solo di mettere in pratica il programma di governo intitolato «Per il bene dell’Italia».

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