È ancora caldo il fiume di polemiche nei riguardi di 13 Reasons Why, la serie sul bullismo prodotta da Netflix. La seconda stagione è stata diffusa sul kolosso dello streaming mondiale lo scorso 18 maggio e fino ad ora non si conosce il destino della serie tv. Non c’è nessuna conferma in merito ad una terza stagione, ma i produttori e gli sceneggiatori, sono convinti che presto o tardi, potranno iniziare i lavori. Anche perché, a rigor di logica e alla luce dell’ultimo episodio, la storia di Clay e company non è ancora finita.
Lo scorso primo giugno, Brian Yorkey e il cast di 13 Reasons Why, hanno partecipato ad un evento organizzato da Netflix ai Raleigh Studios di Los Angeles, dove in un incontro con la stampa americana, si è potuto analizzare l’impatto della serie tv nella pop culture oggi. Incalzato dai giornalisti, il creatore della serie, ha alzato il velo sul futuro di 13 Reasons Why. “I temi da affrontare sono molti e saranno legati alla trama della seconda stagione,“ spiega Brian Yorker “C’è ancora molto da raccontare, sento il bisogno di dare una speranza ai protagonisti dello show. Non solo perché devono affrontare gli errori ma perché devono cercare di portare avanti le loro vite nonostante il processo e la morte di Hannah” continua.
“Non so se 13 Reasons Why avrà una terza stagione, fino ad ora non ho avuto ancora nessuna conferma” conclude. Durante il panel, inoltre, il creatore ha espresso un suo parere in merito al grande successo ottenuto nei riguardi della comunità dei serial addicted.
“La serie è per i giovani, è dedicata a loro, in modo tale che tutti possono imparare qualcosa dalla vicenda di Hannah e, chissà, magari su queste basi si può costruire un mondo migliore.” In attese di conferme ufficiali, se la terza stagione si realizzerà, sarà la prima senza Katherine Langford che abbandona il ruolo di Hannah Baker.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.