Nelle ore in cui Matteo Renzi sale al Quirinale con la squadra dei ministri, l'Armata Giankaleone, al Festival di Sanremo, vara il programma per le prossime settimane. Il direttore di Raiuno Giancarlo Leone, dopo aver annunciato grandi ricavi pubblicitari, ieri, di fronte a medie d'ascolto insoddisfacenti per gli inserzionisti, perché inferiori alle promesse, ha rilasciato una precisazione che ha il sapore di una marcia indietro: «Qualsiasi ascolto faccia il Festival, non avrà riflessi sugli investimenti pubblicitari». Fino a qui rassicurante. Però c'è un però, ed è piuttosto ingombrante: «Laddove un grande investitore dovesse ritenersi non soddisfatto potrà richiedere alla Rai spazi compensativi, e se questi dovessero essere dati non influiranno né sui ricavi di questo Festival né sui ricavi futuri in termini pubblicitari della Rai». Tradotto: non saranno restituiti soldi ma concessi altri spazi pubblicitari. Il che significa comunque mancati introiti. I conti si fanno alla fine, certo. Però la Corte dei Conti scalpita per mettere mano alla calcolatrice.
Generoso comunque Renzi: per dare una mano a Fazio, appena uscito dall'incontro con Napolitano ha evitato così i giornalisti: «Non fatemi perdere Sanremo!». Ed è tornato a casa per fare salire lo share. O forse aveva paura che anche il gradimento della sua lista di ministri fosse piuttosto basso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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