I VIP scomparsi a causa dell'AIDS

Artisti, scrittori, cantanti e attori scomparsi a causa dell'AIDS: ecco alcuni VIP che non sono stati risparmiati dalla malattia, a partire da Freddie Mercury

I VIP scomparsi a causa dell'AIDS

Ricorre oggi la Giornata Mondiale contro l'AIDS ed è difficile non pensare a comequesta malattia non risparmi nessuno: ricchi, poveri, orientali e occidentali, di qualunque religione, etnia e orientamento sessuale, ma soprattutto famosi o ignoti. Sono infatti tantissimi i VIP che hanno legato la loro morte all'AIDS: c'è chi ha cercato di tenerlo nascosto ai media, c'è chi invece ne ha parlato apertamente.

Il più celebre è probabilmente Freddie Mercury, frontman dei Queen, che nell'ultimo periodo della sua esistenza si ritirò a vita privata. Mercury, malvisto nella patria natia per via della sua omosessualità, ha regalato al mondo della musica indimenticabile in cui perizia, arte e cuore si mescolano. Una delle canzoni dei Queen, "Don't Stop Me Now" è considerata la migliore canzone con cui iniziare la giornata, perché frutto di un fraseggio musicale che porterebbe alla felicità.

Tra le vittime di AIDS vanno annoverati anche due tra i più grandi attori di Hollywood di tutti i tempi, Anthony Perkins e Rock Hudson. All'epoca, la notizia della loro malattia generò grande scalpore, tanto più che li portò a un coming out sulla propria sessualità. I due erano belli, famosi e soprattutto considerati virili: negli anni '80 l'omosessualità era ancora un enorme tabù e, spesso, anche un cliché. Gli omosessuali erano immaginati come tratti da "Il vizietto", delle macchiette che non si avvicinavano lontanamente a Perkins e Hudson, due giganti del cinema. Elizabeth Taylor fu una delle poche persone a restare amica di Hudson dopo la scoperta della malattia: alla sua morte diventò un'attivista contro l'AIDS.

Restando in ambito cinematografico, non si può dimenticare Emile Ardolino, regista di grandi successi come "Dirty Dancing" e "Sister Act". In seguito, la storia d'amore tra Johnny e Baby fu considerata maledetta per una serie di morti, tra cui quella del regista. Tra cinema e TV, è impossibile dimenticare Frank Silva, lo scenografo che David Lynch fece diventare Bob ne "I Segreti di Twin Peaks" e che morì di AIDS a soli 44 anni.

Tra gli altri famosi che scomparvero per complicazioni legate alla malattia, ci sono la splendida modella Gia Carangi, il cantante Liberace, l'artista Keith Haring, lo scrittore Bruce Chatwin, il ballerino televisivo Gene Anthony Ray che fu Leroy Johnson in "Saranno Famosi", Steve Tracy de "La casa

nella prateria", l'attrice Amanda Blake, il filosofo Michel Foucault, il ballerino icona Rudolf Nureyev e il pornoattore John Holmes, cui Elio e le Storie Tese hanno dedicato una canzone.

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