Amedeo Minghi al Sistina

È partito da Roma il nuovo tour di Amedeo Minghi «Cantare è d’Amore» che trae spunto dalla recente trasmissione Rai per ripercorrere gentilmente 40 anni di onoratissima carriera

Amedeo Minghi al Sistina

Metti un sera al teatro Sistina che non si dimentica. È partito da Roma il nuovo tour di Amedeo Minghi «Cantare è d’Amore» che trae spunto dalla recente trasmissione Rai per ripercorrere gentilmente 40 anni di onoratissima carriera.

Carriera cominciata con un provino per il mitico Stelvio Cipriani e con un 45 giri del 1966 con i brani «Alla fine» e «Ma per fortuna» (testi di Mogol), che vengono anche presentati senza troppo successo alla trasmissione televisiva «Scala Reale». Un repertorio smisurato, intermezzi che sono piccole poesie. E molto altro perché il 65enne (portati splendidamente) Minghi non finisce certo con la musica, anzi gli consigliamo di scrivere, perché di cose da dire ne avrebbe.

Mai banale, riesce sempre a colpire il suo affezionato spettatore che è incline (come lui) a sentimentalismi a nostalgie a dolciamari ricordi. Del resto è qui la grandeza di Minghi che inventa melodie e non batitti rock. E a proposito di battiti, l’unico appunto alla data romana (affollatissima di vip tra cui Giancarlo Magalli, Lino Banfi e Michele Guardì) è che è stata penalizzata da una sonorizzazione troppo sbilanciata sulle mediobasse, un’inutile forzatura del suono che ha così mascherato la voce, creato echi e coperto l’orchestra e parte della band. Un vero peccato, per la bravura dell’ensemble a cui si dovrà rimediare in fretta per le prossime date.

In scaletta c’è tutto l’Amedeo Minghi che conta, comprese «Un uomo venuto da lontano» con lo splendido, commovente video su Papa Giovanni Paolo II a corredo, «Cantare è d’Amore», «La Vita Mia» e la splendida «Decenni». Conviene comunque ricordare che Minghi è prolifico autore anche per altri prestigiosi interpreti della canzone italiana.

Suoi sono la bellissima «Penso sorrido e canto» interpretata nel 1972 dai Ricchi e Poveri, «Io sono il mio giardino» cantata da Marisa Sannia sempre nel 1972 e «Ma sono solo giorni» cantata dall’inarrivabile Mia Martini nel 1976. Buon Minghi a tutti.

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