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Coronavirus, le parole di Cristina Parodi da Bergamo: "La sensazione è quella di un'ansia perenne"

Cristina Parodi svela la sua quarantena da Bergamo, città più colpita d'Italia e d'Europa e ammette la sua profonda angoscia per una città in ginocchio, che ha dovuto chiedere aiuto per la gestione dei suoi morti

Coronavirus, le parole di Cristina Parodi da Bergamo: "La sensazione è quella di un'ansia perenne"

Cristina Parodi è uno dei volti televisivi più noti del nostro Paese. Giornalista e conduttrice, si trova a vivere la quarantena in una delle zone più colpite dal Covid-19. Lei, infatti, è la first lady di Bergamo ed è lì che si trova insieme alla sua famiglia e a suo marito, sindaco della città. Bergamo, insieme a Brescia, ha sviluppato focolai di coronavirus di straordinaria mortalità. Solo adesso, dopo quasi un mese, la città inizia a intravedere una flebile luce in fondo al tunnel. È notizia di oggi che per la prima volta dopo lo scoppio dell'epidemia, all'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo sono stati registrate più dimissioni che decessi.

Il racconto su F di Cristina Parodi inizia proprio da Bergamo, da come la città abbia cambiato profondamente il suo volto. "Una città spettrale, deserta, che conta anche cento vittime al giorno. Ma sono fiera di come stiamo reagendo", ha detto la giornalista. Bergamo è in assoluto la città più colpita d'Italia e d'Europa per il momento ed è seconda solo a Wuhan, anche se i contagi a New York sembrano crescere in maniera esponenziale. Nel momento in cui la famiglia di Cristina Parodi ha intuito il pericolo si scala mondiale, ha fatto di tutto per far tornare in Italia sia Benedetta che Angelica, figlie della giornalista. Le due ragazze studiano a Londra e inizialmente sembrava che il governo britannico non avesse intenzione di procedere con le misure di contenimento ma preferisse puntare sull'immunità di gregge. Una scelta stigmatizzata in tutto il mondo, che ha poi fatto fare un passo indietro a Boris Johnson.

"La sensazione è quella di un'ansia perenne, di angoscia profonda. Persino uscire per fare la spesa mi sembra innaturale", ha ammesso Cristina Parodi, che da settimane non può abbracciare suo marito, impegnato quotidianamente a gestire l'emergenza. La giornalista è bergamasca d'adozione, essendo lei nata ad Alessandria, ma sembra ormai perfettamente integrata in questa città, che sente sua. "I bergamaschi sono tosti, seri, responsabili, consapevoli. Silenziosi ma uniti. Parlano poco e lavorano tanto e qui davvero non c'è nessuno per strada, un esempio da seguire anche nelle città in cui i casi sono pochi", ha detto Cristina Parodi, che si dice preoccupata di non riuscire a vedere una fine, di non avere ancora un'arma per combattere e debellare il coronavirus. La giornalista non trattiene le lacrime quando accenna ai convogli militari chiamati per spostare le salme in altre città e regioni, quando Bergamo non è stata più in grado di gestire i suoi morti.

Cristina Parodi si concede un cenno di vanità nell'ipotizzare cosa farà quando tutto questo sarà finito: "La prima cosa che farò sarà andare dal parrucchiere per fare la tinta ai capelli! Un disastro. E andare a trovare la mia mamma, non vedo l'ora di riabbracciarla. Ma prima i capelli, perché se vado a trovarla in disordine mi sgrida."

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