La regina Elisabetta non avrebbe preso da sola la decisione di privare il principe Andrea dei titoli militari e dei patronati e del trattamento di altezza reale. Dietro di lei si muoverebbero, neanche troppo nell’ombra, il principe Carlo e il principe William. Padre e figlio avrebbero convinto la sovrana a optare per “l’esilio interno”, come lo chiama il Daily Mail, del duca di York. Una mossa strategica per difendere il prestigio e consentire la sopravvivenza della Corona d’Inghilterra.
La scelta
“Con l’approvazione e il consenso della Regina le affiliazioni militari e i patronati reali del duca di York sono stati restituiti alla Regina. Il duca di York continuerà a non prendere parte ad alcun impegno pubblico e si difenderà da privato cittadino”. Con questa scarna nota ufficiale Buckingham Palace ha, di fatto, decretato il destino del principe Andrea, ostracizzandolo e confinando la sua vita da ora in avanti tra le mura di Palazzo. Una prigionia non fisica, ma morale, una condanna famigliare arrivata senza attendere il verdetto del tribunale di New York.
L’unica strategia possibile per liberarsi di un parente diventato ingombrante e impresentabile, che rischia di trascinare nel fango la monarchia inglese. Con il comunicato ufficiale la regina Elisabetta, seppur "triste", come riporta il Times, ha voluto dare un messaggio forte agli inglesi. Ma non avrebbe fatto da sola queste scelte di certo non facili per una sovrana e per una madre. Dietro di lei, pronti a consigliarla e a sostenerla ci sarebbero stati il principe William e il principe Carlo. Una fonte ha dichiarato al Daily Mail: “È questione della sopravvivenza della monarchia a tutti i costi. È sempre stato così e sempre lo sarà”.
Del resto già da mesi circolano voci secondo le quali il principe di Galles e il duca di Cambridge considererebbero il principe Andrea una “minaccia”. A tal proposito un insider aveva rivelato al Times: “Non c’è alcuna speranza che Andrea torni in prima linea. William non è di certo un sostenitore di suo zio e crede che questa ostinazione di Andrea sia molto pericolosa, anche perché quest’ultimo dimostra ogni volta di non avere rispetto verso la sua stessa famiglia”. Un’altra fonte aveva puntualizzato: “Carlo vuole molto bene a suo fratello, ma la questione continua a danneggiare la famiglia reale e tutta l’istituzione, è impossibile tornare allo status quo precedente, le accuse sono troppo gravi”.
Gli attriti fra Carlo e Andrea
Tra il principe Carlo e il principe Andrea i rapporti sarebbero abbastanza tesi da tempo, per la precisione da quando l’erede al trono ha espresso la sua idea di una monarchia “snella”, che concentri doveri e cariche nelle mani dei membri di spicco della royal family, lasciando da parte i personaggi minori come il duca di York e le sue figlie. Una scelta che il terzogenito di Sua Maestà non avrebbe gradito affatto, ma a cui non può opporsi. Dopo la morte del principe Filippo, è il principe Carlo il braccio destro della Regina. Se il duca di Edimburgo organizzava e presiedeva i “consigli di guerra”, come riporta il Corriere della Sera, durante il lento naufragio del matrimonio tra Carlo e Diana, ora il suo posto di consigliere è stato ereditato dal principe di Galles.
È quest’ultimo, in accordo con la regina Elisabetta, a detenere il potere. Tuttavia Carlo non è proprio un uomo d’azione. Per questo motivo, nella crisi conseguente allo scandalo Epstein, è arrivato in suo aiuto il principe William. Ci sarebbe stato un confronto acceso tra il principe Andrea e i futuri sovrani d’Inghilterra. Il duca di York si sarebbe scusato per la sua amicizia con Epstein, ma ovvamente non poteva bastare. Così il duca di Cambridge avrebbe preso in mano la situazione, da vero (futuro) re, disposto a tutto pur di salvare il trono.
Con il consenso della sovrana, William avrebbe affrontato lo scandalo Epstein come già fece con la Megxit. La fonte del Daily Mail ha raccontato: “Hanno preso questa decisione per isolare l’istituzione da tutte le schegge che volano attorno. Segue lo stesso modello della separazione dai Sussex.
La rimozione dei titoli significa che ora la monarchia può legittimamente dire di non essere coinvolta”. Ormai il principe Andrea non è che un “privato cittadino” chiamato a dimostrare la sua innocenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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