"Da Don Matteo a Battiti. E dopo la maturità sogno di laurearmi al festival di Sanremo"

La conduttrice 19enne è la rivelazione dell'estate: "La tv torna a parlare ai giovani"

"Da Don Matteo a Battiti. E dopo la maturità sogno di laurearmi al festival di Sanremo"

Che estate questa estate. Mariasole Pollio la vive a cento all'ora perché, diciamola tutta, non è solo una delle nuove protagoniste della tv (musicale) ma è senza dubbio la più giovane: la settimana scorsa ha compiuto 19 anni e ha già un curriculum lungo da qui a lì nel quale spiccano due stagioni nel cast di Don Matteo. «Sono sempre stata una persona molto decisa», spiega mentre prende fiato nella sua Napoli tra una trasferta e l'altra. È coconduttrice di Battiti Live con Elisabetta Gregoraci e Alan Palmieri (stasera la quarta puntata su Italia Uno), presenta il Coca Cola Summer Festival con Rebecca Staffelli, ha pubblicato l'anno scorso per Mondadori un libro sorprendente per una 18enne (Oltre) e l'aspettano un impegno legato al cinema e uno alla conduzione. E poi, per non farsi mancare nulla, lei che è nata su YouTube adesso ha un milione e mezzo di follower su Instagram. Insomma, è la rivelazione dell'estate in una televisione sempre più orfana di giovanissimi.

Intanto quanto ha preso alla maturità?

«Ottanta. Sì avrei potuto fare di meglio, io penso sempre che potrei fare meglio. Ma è stato molto difficile riuscire a combinare la preparazione agli esami con tutti gli impegni di lavoro».

Lavoro di conduttrice e attrice.

«È ciò che voglio fare sin da quando ero bambina».

E i suoi genitori come l'hanno presa?

«Ci crede che sono sempre stati dalla mia parte? Loro hanno sempre voluto che studiassi e che contemporaneamente continuassi su questa strada. Forse si sono resi conto di quale fosse la mia passione sin da quando ho voluto iscrivermi alla Scuola di Cinema della mia città: avevo 7 anni». (sorride - ndr)

Per due stagioni è stata Sofia in Don Matteo.

«Un'esperienza meravigliosa che mi ha insegnato moltissimo. Girare otto scene al giorno ti insegna a fare squadra, a imparare come stare dietro la macchina da presa».

E poi Leonardo Pieraccioni.

«Ho recitato in Se son rose ed è stata una emozione esponenziale».

Però il suo filo conduttore resta sempre la musica.

«E difatti sono molto felice che a Battiti Live il mio ruolo sia sempre meglio definito e che al Coca Cola Summer Festival possa davvero essere conduttrice a tutto campo».

Non a caso è la protagonista del docufilm sui Pooh che la Rai manderà in onda nel prossimo autunno.

«Sì c'è una parte di fiction che si intreccia con i filmati e le interviste legate alla storia dei Pooh. E io sono una ragazza che scopre la vita proprio attraverso la musica di questa band. Una specie di mash up che racconta il percorso della band più significativa della nostra musica leggera».

Ma non è che Mariasole Pollio arriverà anche al Festival di Sanremo?

«Il Festival è il mio più grande sogno, per me sarebbe favoloso poter salire sul palco dell'Ariston che è così importante e così sentito per tutti gli italiani».

Ha appena compiuto 19 anni. Tanti suoi coetanei sono sempre più lontani dalla tv.

«Sì è una sensazione che sembra diffusa. In realtà tutto dipende dal linguaggio che utilizza la tv. Talvolta viene percepito come distante da quello di una generazione come la mia, ossia la Generazione Z, che ha modi precisi per raccontarsi agli altri».

Sembra un epitaffio.

«Non credo proprio. Io sto notando un cambiamento molto significativo sia nel linguaggio che negli argomenti trattati. Ora la tv generalista mi sembra molto più inclusiva per chi è giovane o giovanissimo. Tutti noi abbiamo la tv in casa, tutti la guardiamo: si tratta soltanto di adattarsi alle nuove generazioni. E mi pare che stia accadendo».

Detto da chi ha un milione e mezzo di follower su Instagram.

«Sui social io cerco di raccontare ciò che vivo e vedo dietro le quinte, nel backstage. E mi fa un enorme piacere interagire con chi è interessato a capire meglio che cosa accade sui set televisivi o cinematografici».

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