Donatella Versace, una vita di eccessi. È polemica sul film

Negli Stati Uniti è stata trasmessa la nuova serie-tv che racconta la vita della stilista, tra successi, droga e liti familiari. "Un'opera di finzione", così la definisce la maison italiana

Donatella Versace, una vita di eccessi. È polemica sul film

House of Versace è la nuova serie-tv andata in onda negli Stati Uniti su Lifetime. La diretta interessata, Donatella Versace, non è rimasta affatto entusiasta e ha immediatamente stroncato il film che vorrebbe ergersi a consacrata biografia della nota stilista italiana.L'attrice che riveste i panni di una delle icone della moda internazionale è Gina Gershon, che al New York Times racconta: "Abbiamo solo documentato la sua metamorfosi".

Il registra non ha lesinato dettagli piccanti sulle numerose e chiaccherate relazioni della celebre designer e non ha nemmeno risparmiato pesanti riferimenti alle sue dipendenze da cocaina e altri stupefacenti. Si tenta anche di delineare un quadro della situazione famigliare dei Versace, tra scontri furibondi e liti, sino a toccare il delicato episodio della morte del fratello Gianni. Una pellicola che getta un'ombra oscura sulla vita dorata della regina della moda.

Sarà forse per questo motivo che la serie non ha ottenuto il consenso della maison italiana che in un comunicato stampa l'ha definita "un'opera di finzione".

Effettivamente il film trae spunto da un libro edito di recente, "House of Versace: The Untold Story of Genius, Murder, and Survival" di Deborah Ball, che non era mai stato approvato dalla stilista.

Lifetime ha cercato di tamponare la ferita inferta confermando che "Versace non ha autorizzato, né ha partecipato in alcun modo alla realizzazione del film sulla signora Donatella... il film deve essere considerato opera di finzione". Ma nessun passo indietro sulla messa in onda del film.

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