Dopo Sanremo e il nuovo disco, un romanzo. “Un altro giorno verrà” (Rizzoli) è il quarto libro di Iva Zanicchi, l’ennesima conferma del suo talento da scrittrice. Una storia familiare ambientata nei luoghi della sua infanzia, tra fantasia e realtà, con tanto di scene d’amore a dir poco travolgenti.
Una saga di famiglia, un romanzo che racchiude tutto un secolo…
“È un romanzo d’amore con elementi tragici, essendo un secolo di vita. Il protagonista è un bambino rimasto orfano a due anni, Lorenzo, molto legato a Tognin. Un bambino con un’intelligenza superiore e che ha un rapporto eccezionale con gli animali, soprattutto con un nibbio. Da un piccolo paesino dell’Appennino Tosco-Emiliano, Lorenzo arriva a New York e vive una storia d’amore travolgente… Ho scritto questo libro con amore, mentre ero all’ospedale per il Covid”.
Ha dedicato il libro a suo fratello Antonio, scomparso prematuramente proprio per il Covid…
“Ho sofferto tanto per la sua morte. L’ho sempre considerato come un figlio. Mia madre me lo ha sempre affidato: l’ho amato tanto, davvero. C’erano solo tre anni di differenza tra di noi, ma ha avuto un problema di salute che lo ha condizionato per tutta la vita. C’è sempre stato un legame straordinario tra di noi”.
Ma è vero che le hanno censurato alcune scene d’amore travolgenti?
“Ma no dai, ho fatto una battutaccia io (ride, ndr). In effetti mi hanno detto: ‘Iva, è il caso di censurare leggermente…’. Io ho accettato, perché descrivevo nei minimi particolari questo amore travolgente: forse ho calcato un po’ la mano (ride, ndr)”.
Un momento di evasione in questi mesi difficili per la guerra in Ucraina. Che idea si è fatta?
“La guerra fa schifo, è spaventosa. Muoiono quasi sempre gli innocenti, i bambini, le donne, gli anziani. Io ho dei ricordi vivi della Seconda guerra mondiale, delle immagini spaventose che porto ancora con me. Questo conflitto tra Russia e Ucraina mi dà molto dolore. Io ho cantato a Kiev quando era ancora Unione Sovietica. Allora era tutta Russia, non percepivo differenze tra russi e ucraini. È una terribile guerra fratricida, loro sono stati insieme per decenni. Io ho avuto una collaboratrice ucraina con il marito russo. Sia chiaro però: Putin ha aggredito l’Ucraina ed è giusto che gli ucraini si difendano. E noi pagheremo lo scotto di questa guerra”.
Lo stiamo già pagando…
“Lo vediamo. E c’è anche chi ne approfitta un po’, certi aumenti sono iniziati prima dell’inizio della guerra. E continueremo a subire gli effetti di questa situazione: le piccole industrie rischieranno di chiudere. Non si fa guerra solo con le armi, ma anche facendo di morire di fame la gente”.
Lei che lo conosce bene, quanto servirebbe un intervento di Silvio Berlusconi in queste trattative di pace?
“Io sono berlusconiana, è stato un uomo straordinario e continua ad esserlo, con la sua grande forza. Lui ha avuto una marcia in più ed è stato odiatissimo per questo: in questo Paese c’è una forza che riesce a demolire chicchessia. E non voglio andare oltre. Ma lui ha l’autorevolezza necessaria per affrontare queste situazioni, ha avuto anche degli ottimi rapporti con Putin. Ha sempre avuto la capacità di instaurare amicizie con i potenti della Terra. Silvio è un uomo perbene e si è dissociato dalle azioni russe, condannando l’offensiva di Putin”.
Senza offendere, per tenere viva una strada per arrivare alla pace…
“Esatto. Purtroppo nessuno gli ha chiesto ufficialmente di intervenire per parlare con Putin. Anche perché se riuscisse a ottenere qualche risultato, morirebbero tutti di gelosia. Invece adesso c'è gente che non ha nessun valore, nessun peso...”.
Lo show su Canale 5, Sanremo, il nuovo disco e un romanzo. Ora è pronta per una stagione di concerti?
“A luglio e agosto farò qualche concerto: siamo già pronti per partire. Poi in autunno ho dei progetti per la stagione televisiva. Anche abbastanza grandi. Ma ne parlerò presto, quando sarà possibile…”.
Ha qualche rimpianto ripensando al suo percorso artistico?
“Sì, ne ho. Ma non li dico (ride, ndr)”.
E sogni, invece?
“Sono molto presuntuosa, sogno in grande. Mi piacerebbe fare uno sceneggiato partendo dal mio libro. Gli elementi ci sono tutti. Storie d’amore, allegria, leggerezza, tragedie…”.
La sua carriera dimostra che non esistono ostacoli impossibili da superare…
“Io devo lottare sempre. Ma è giusto che sia così. Se fai un determinato mestiere e fai politica, c’è uno scotto da pagare. Per anni non sono stata più accettata come cantante o come attrice. Non sembra, ma è così. Io non faccio più politica da tanti anni, non rinnego ciò che ho fatto, ma se non appartieni a una certa area politica hai difficoltà... Perché non posso andare al concerto del Primo maggio? Ma io sono più democratica di loro! Ma non mi faccia parlare…”.
Ci siamo capiti…
“Ma io lotto, perché sono forte e me ne frego di tutto! Sarò vecchia, ma sono andata a Sanremo e ho dimostrato di avere una voce della Madonna (ride, ndr)”.
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