I gioielli sono oggetti frivoli solo in apparenza. Una volta indossati sono alla stregua di matite colorate e luccicanti che contribuiscono a scrivere la storia di chi li porta. Come gli abiti, caratterizzano i loro proprietari e, nello stesso tempo, si caricano del simbolismo di un’esistenza. Questo vale per le persone comuni, ma anche per le regine o le principesse come Lady Diana. La vita della principessa di Galles può essere raccontata attraverso alcuni dei suoi più iconici gioielli, come racconta D. La Repubblica.
L’anello di fidanzamento che le regala il principe Carlo, per esempio, è l’emblema dell’amore eterno in cui Diana crede quando è ancora una giovane e ingenua contessa che ben poco sa della vita. Uno zaffiro da 12 carati circondato da 14 diamanti dal valore di 28mila sterline. La futura moglie di Carlo ama moltissimo gli zaffiri, per questo non esita a scegliere l’anello quando il gioielliere reale Garrard glielo mostra insieme a una nutrita selezione di preziosi monili nel febbraio del 1981, al Castello di Windsor. Carlo e Diana hanno appena finito di cenare con la regina e un futuro felice sembra ancora possibile. Oggi lo zaffiro appartiene a Kate Middleton, che lo ha ricevuto dal principe William per il loro fidanzamento ufficiale.
Il giorno del matrimonio la principessa riceve una fede fabbricata con oro proveniente dal Galles, lo stesso con cui sono state forgiati gli anelli nuziali di Elisabetta II e delle principesse Margaret e Anna. All’interno della fede vi è un’incisione che nessuno conosce, a parte Carlo, Diana e il gioielliere di Garrard, David Thomas che l’ha realizzata. La tiara nuziale, poi, è una gioia per gli occhi: si tratta di un gioiello appartenente alla famiglia Spencer, formato da una serie di cuori circondati da diamanti. È la preferita di Lady Diana, che ama indossare tiare e pensa di scegliere proprio quella per il giorno più importante della sua vita, in quanto molto leggera. La mette altre volte dopo le nozze, l’ultima nel 1993. Dopo la sua morte la tiara torna agli Spencer per essere indossata, 25 anni dopo, dalla nipote di Diana, Celia McCorquodale, per il suo matrimonio.
Alla nascita di William il principe regala alla moglie un bracciale a maglia in oro e le promette di donarle ogni anno un charm da inserire. Mantiene la promessa per 10 anni, nonostante i litigi e le ripicche. Infine un altro anello di fidanzamento che cristallizza per sempre l’immagine di Diana giovane e bella, alla ricerca del vero amore: il “Dis-moi ouì” (“dimmi di sì”) acquistato da Dodi al-Fayed per chiedere alla principessa di sposarlo. Un gioiello impreziosito da diamanti dal valore di 200mila dollari per una donna delusa dall’amore ma dalla personalità più forte e indipendente.
Sembra che Al-Fayed lo abbia scelto tra i gioielli del negozio di Alberto Repossi a Place Vendome, accanto al Ritz, ma questa storia è ancora oggi velata da troppi misteri. L’anello, secondo le indiscrezioni, viene ritrovato tra i rottami della macchina su cui Dodi e Diana viaggiavano la sera del 31 agosto 1997.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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