Marracash: "Sfera Ebbasta? L'unico che mi ha cercato quando ero disperato"

Il cantante è uscito con il suo nuovo album "Persona" e ha svelato il rapporto che lo lega a uno dei personaggi che ha duettato con lui nel disco, Sfera Ebbasta

Marracash: "Sfera Ebbasta? L'unico che mi ha cercato quando ero disperato"

"Persona" è il nuovo lavoro discografico di Marracash, che uscirà il prossimo 31 ottobre. Un viaggio introspettivo per il rapper siciliano, che per questo disco ha scelto di collaborare con nomi forti della scena pop e rap italiana. A loro Marracash ha dedicato, giorno dopo giorno, una serie di post social intimi e personali sul rapporto che lo lega a ciascuno di loro. Tra loro c'è anche Sfera Ebbasta, al quale Marracash ha dedicato un post molto particolare.

"Quando ho conosciuto Gionata (Sfera Ebbasta ndr) - svela Marracash su Instagram - lui e Charlie venivano spesso da me per decidere le strategie discografiche, e lì ho percepito per la prima volta il gap con una nuova generazione di rapper. Avevano idee strane, si ispiravano ai trapper americani, mi dicevano cose come: 'Nei live vogliamo esibirci con il pezzo intero sotto, non solo sulla base'. Cercavo di spiegargli che avevano torto e che non tutto si poteva translare in Italia con lo stesso effetto. Su una cosa però avevano ragione loro: farcela all’estero. Per me era impossibile anche solo pensarci, mi sembrava una perdita di soldi, tempo ed energie. Una cosa inarrivabile. Per Gionata invece no ed è per questo che ce l’ha fatta. Tra tutti gli artisti che sono passati per la mia etichetta, lui era il più sicuro del suo talento".

Lui, che oggi si gode la bella relazione con la cantante Elodie, poi fa una confessione privata sul loro rapporto di amicizia. E sul difficile momento vissuto, in passato, Marracash svela: "Lui è stato uno dei pochi con cui il rapporto è rimasto forte. Uno dei pochi che mi ha cercato quando ero disperato e desaparecido, uno dei pochi che passava a trovarmi e si interessava su come stavo".

Parole che non sono passate inosservate soprattutto a Sfera Ebbasta, che ha commentato: "La prima volta che ho sentito 'Chiedi alla polvere' ho pensato che eri il king, a distanza di 10 anni non ho cambiato idea! Ti voglio bene fratello mio".

GIONATA Quando ho conosciuto Gionata, lui e Charlie venivano spesso da me per decidere le strategie discografiche, e lì ho percepito per la prima volta il gap con una nuova generazione di rapper. Avevano idee strane, si ispiravano ai trapper americani, mi dicevano cose come - Nei live vogliamo esibirci con il pezzo intero sotto, non solo sulla base - Cercavo di spiegargli che avevano torto e che non tutto si poteva translare in Italia con lo stesso effetto. Su una cosa però avevano ragione loro: farcela all’estero. Per me era impossibile anche solo pensarci, mi sembrava una perdita di soldi, tempo ed energie. Una cosa inarrivabile. Per Gionata invece no ed è per questo che ce l’ha fatta. Tra tutti gli artisti che sono passati per la mia etichetta, lui era il più sicuro del suo talento e uno dei pochi con cui il rapporto è rimasto forte. Uno dei pochi che mi ha cercato quando ero disperato e desaparecido, uno dei pochi che passava a trovarmi e si interessava su come stavo. All’inizio non volevo chiamarlo in questo disco, perché era nei dischi di tutti e a me piace essere originale. Ma poi ho pensato che aveva iniziato proprio con me e che gli volevo bene, sarebbe stato assurdo non chiamarlo solo per partito preso. Quando gli ho proposto il pezzo mi ha risposto che era onorato, e questo per quanto mi riguarda la dice lunga su chi sia Gionata. Grazie fratello! PERSONA fuori il 31 ottobre.

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