“Che se ne parli bene o male, purché se ne parli”. La logica dietro a questo famoso detto, usato sia dentro che fuori dal mondo dello spettacolo, non ha bisogno di spiegazioni. Una filosofia della popolarità a qualunque costo che, grazie a Meghan Markle, avrebbe varcato perfino la soglia di Buckingham Palace. A lanciare questa nuova indiscrezione (da dimostrare), che ha per protagonista la duchessa di Sussex, è la sempre informata Lady Colin Campbell, biografa reale. Lo scorso 10 ottobre la vispa aristocratica 71enne è stata intervistata da Graham Norton sulla BBC e davvero non si è risparmiata.
La Campbell, infatti, sostiene che Meghan Markle avesse studiato un piano dettagliato per diventare la donna più famosa del mondo, ordinando poi al suo staff di aiutarla a metterlo in pratica. La scrittrice ha confessato: “Meghan Markle aveva chiesto al suo team di PR di farla diventare la donna più famosa al mondo”. Quando avrebbe dato voce al suo intento, la duchessa viveva a Londra e la Megxit era ancora una possibilità poco plausibile. Lady Colin Campbell non si è fermata qui e ha anche dichiarato: “Davvero istruì i suoi addetti alle pubbliche relazioni perché la trasformassero nella donna più famosa del mondo. Seguendo una vera strategia. In questa chiave si leggono anche tutte le polemiche che l’hanno riguardata. E che appunto servono per attirare l’attenzione”.
Sembra, insomma, che Meghan Markle si sia servita (e lo faccia ancora) delle controversie per far parlare di sé e rimanere al centro della scena. Proprio lei che ha sempre chiesto la privacy, che secondo la biografia “Finding Freedom” avrebbe cercato di schivare ogni giorno, dal suo arrivo a corte, le polemiche social e non, di voler volare alto. Sempre lei che ha appena fatto sapere di voler allontanare da sé la negatività criticona dei social, paragonando chi usa questi nuovi mezzi di comunicazione a un "tossicodipendente". Lady Colin ha un’opinione anche sulla vita di Harry e Meghan negli USA: “Lo dico adesso, anche se tutto è accaduto circa un anno fa. Ma davvero Meghan Markle in America si sta comportando in modo molto poco adatto al suo essere legata alla famiglia reale. Come se se ne stesse dimenticando”. La biografa è piuttosto scettica anche nei confronti degli interventi e dei discorsi online della duchessa. “Partecipa a imprese commerciali e si intromette nelle questioni politiche: cose che un membro della royal family non fa”.
A questo proposito il magazine Amica ci ricorda che Meghan Markle è stata tra i protagonisti del Fortune’s Most Powerful Women Next Gen Virtual Summit, un evento online che si è svolto il 13 e il 14 ottobre 2020 e a cui era possibile assistere solo dietro pagamento di un biglietto da 1500 euro. Un’iniziativa inadeguata, almeno in questi termini, per una Windsor. Lady Colin Campbell tira in ballo anche il principe Harry: “Lo scorso anno ho saputo da fonti private che Meghan, con la connivenza di Harry, si stava informando su tutte le cose che in America le sarebbero state proibite in quanto membro della royal family” . Dunque i Sussex avevano in mente di andar via già molto tempo prima dell’annuncio ufficiale.
Se ci fidiamo della Campbell, rimane un dubbio: Meghan Markle ha stilato la lista dei comportamenti proibiti negli Stati Uniti al fine di evitarli, oppure di utilizzarli tutti per attirare l’attenzione? Lady Colin ha una sua teoria: “Essere la persona più conosciuta sulla Terra era un obiettivo deliberato, che aveva quindi una certa linea di condotta per il suo raggiungimento. Ecco, io credo che se non riesci a creare controversie non sei poi così famoso”. Già nel suo libro, “Meghan and Harry, The Real Story”, Lady Colin ha riservato alla duchessa giudizi tutt’altro che teneri: “Meghan Markle ha sempre desiderato essere una star, per questo ha sempre avuto una certa propensione all’esagerazione”.
Ha poi inferto un’altra stoccata alla moglie del principe Harry, confidando che sarebbe “assetata di fama e successo” e “tutta la vita di Meghan è come se fosse un palcoscenico”, poiché il suo vero obiettivo sarebbe da sempre quello di “diventare qualcuno, lasciare il segno”.
La biografa, però, non può ignorare che anche le sue interviste e il suo libro sono dei fari accecanti puntatati sulla Markle. Per questo ai microfoni della BBC ha ammesso: “In qualche modo anch’io sto contribuendo ad aumentare la sua popolarità. Ma a me importa solo che ci sia una storia interessante da raccontare”.
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