Sul principe Filippo d’Edimburgo si sono dette tante cose: che fosse scorbutico, splendido gaffeur, padre severo e allo stesso tempo grande capo famiglia, a volte marito amorevole, altre traditore e viveur. Ma su una cosa sono tutti concordi: era un grande servitore della patria, che ha saputo prendere la vita con ironia fino alla fine.
La morte giunta sulla soglia dei 100 anni, che avrebbe compiuto il prossimo 10 giugno, sembra quasi programmata. "Filippo non amava i compleanni – racconta a ilGiornale.it Lavinia Orefici, esperta della royal family inglese -. Non gli piacevano i complimenti e non gradiva stare al centro dell’attenzione. Filippo ha capito dall’inizio che chi entra a far parte di questa famiglia non brilla singolarmente, deve lavorare per far brillare la monarchia". Pare addirittura che in occasione del compleanno della Regina Madre, la mamma di Elisabetta II, avesse commentato: "Che brutto arrivare a quell’età". E così, prima di spegnere tutte quelle candeline, il "Forth Bridge" ha ceduto, lasciando nel cuore della sua Lilibeth un vuoto incolmabile. Il "London Bridge", nome in codice della Regina, traballa ma non crolla ed è già pronto a vivere i prossimi giorni come ha sempre fatto, con la corona ben salda sulla testa.
L’Inghilterra, che credeva di dover festeggiare un compleanno a breve, è entrata in lutto e vi rimarrà per otto giorni. Il nono giorno, il prossimo 17 aprile, si svolgerà il funerale, secondo la consuetudine. "Il cerimoniale, così come lo conosciamo oggi, risale all’epoca della regina Vittoria, quindi a oltre un secolo fa, quando non era così semplice spostarsi da uno Stato all’altro. Sebbene il problema ora sia arginabile, ancora oggi il funerale si celebra dopo così tanti giorni per permettere a tutti, anche ai capi di Stato stranieri, di parteciparvi", spiega Lavinia Orefici. Durante questo periodo le bandiere saranno a mezz’asta, i deputati in Parlamento indosseranno una fascia nera al braccio e la Mazza Cerimoniale, custodita in Parlamento, sarà coperta con un panno nero. Per i membri della royal family il lutto si prolungherà per altre due settimane. La Regina non potrà svolgere nessuna funzione pubblica e nessuna legge potrà essere promulgata. "Anche quando cadrà il London Bridge, cioè morirà Elisabetta II, ci sarà più o meno lo stesso cerimoniale", aggiunge l’esperta dei royal.
Perché a ogni funerale corrisponde il nome di un ponte?
"Questa tradizione risale ai tempi di Giorgio VI e serviva per criptare l’annuncio della morte del sovrano durante le conversazioni tra il Segretario e il Primo Ministro, per non farlo capire ai centralinisti di palazzo. È stato scelto proprio un ponte per simboleggiare il passaggio tra i due mondi. Il nome in codice per Giorgio VI era Hyde Park Corner, che non è un ponte ma comunque un luogo di convergenza. Quello di Elisabetta è il London Bridge. Il ponte del Duca d’Edimburgo è il Forth Bridge in Scozia, collegato al suo titolo".
Quanto tempo ci vuole per organizzare il funerale di un membro della famiglia reale?
"Dicono che quello della Regina Elisabetta e di Filippo lo stanno organizzando dagli anni ’60. Ci sono prove in continuazione che coinvolgono anche la stampa e le tv per capire come si comporteranno in queste occasioni. Questo fu un problema quando morì Lady Diana, perché non aveva nessun funerale pronto, non essendo più un membro della famiglia".
In cosa il funerale di Filippo sarà differente? Non ci saranno le esequie di Stato…
"Il funerale di Stato spetta in realtà ai sovrani e a pochi altri. L’ultimo funerale di Stato risale alla morte di Winston Churchill nel 1965. L’evento sarà come Filippo lo desiderava: un funerale militare, parteciperanno i rappresentanti della Royal Navy, dell’esercito e dell’aviazione. Il corteo funebre, che partirà alle 15:40 italiane dagli alloggi di Windsor fino alla cappella di San Giorgio, sarà seguito da tutti i membri della famiglia e le forze armate. La cerimonia sarà ulteriormente ridimensionata a causa del Covid-19: ci saranno solo 30 invitati. Probabilmente non parteciperà nemmeno tutta la famiglia: il principe di Kent e il duca di Gloucester con le rispettive consorti potrebbero non andare, anche se sono parenti vicinissimi con cui lui e la Regina hanno condiviso la vita. Probabilmente lo scopo è quello di lasciare il posto ai rappresentanti delle associazioni benefiche da lui patrocinate. Lo stesso farà il Primo Ministro, Boris Johnson".
Harry invece ci sarà. È la prima volta che mette piede in Inghilterra dopo la Megxit e dopo l’intervista con Oprah Winfrey. Prevede scintille?
"Non saprei. Certo è che l’intervista è stata trasmessa mentre il nonno Filippo era ricoverato e stava male. Non andare al funerale sarebbe stata una decisione inqualificabile e sarebbe stato impossibile giustificare l’assenza, dati i mezzi della famiglia reale. Sappiamo che è in pessimi rapporti con il principe Carlo e il fratello William. I due si troveranno spalla a spalla, come al funerale di Diana, ma all’epoca erano molto uniti. C'è un dettaglio in più: nei giorni scorsi si era aperta la questione 'divise militari sì o no'. La tradizione prevede che ai funerali tutti la indossino. Dopo la Megxit, Harry non avrebbe diritto di portarla, avendo perso i gradi: sarebbe stato quindi l'unico reale senior in abiti civili. Il Daily Mail fa sapere che per il quieto vivere la Regina ha deciso che nessun membro della famiglia reale indosserà durante il funerale la divisa militare, rompendo la tradizione, così da non far sentire a disagio Harry ma anche il figlio Andrea, che voleva indossare la divisa di ammiraglio della Royal Navy, pur non avendo ricevuto la promozione a causa del caso Epstein".
Come vede la decisione di Meghan Markle di non partecipare al funerale?
"La gravidanza di Meghan Markle cade a fagiolo. I suoi amici stretti hanno fatto sapere che non ha voluto andare per non essere il centro della scena. Sicuramente, per chi ama il gossip, sarebbe stato divertente averla all’evento, ma non dimentichiamoci che è il funerale di un uomo che avrebbe compiuto cento anni, un eccellente servitore della Corona. Per citare le parole del principe William: 'Un uomo straordinario che faceva parte di un’epoca di uomini straordinari'. Meghan non può reggere il paragone".
In che rapporti erano Harry e Meghan con Filippo?
"I rapporti sembra fossero buoni. Harry ha raccontato che faceva lunghe videochiamate con i nonni. Da un biografo molto vicino al principe Filippo, Gyles Brandreth, si sa che inizialmente il nonno era furibondo e non aveva compreso il motivo per cui volessero allontanarsi. Infatti non ha partecipato al Vertice di Sandringham, in cui sono stati messi nero su bianco gli accordi della Megxit. Con il tempo pare abbia capito la loro voglia di libertà, almeno fino all’intervista. L’ha definita una 'pazzia' da cui niente di buono poteva venire fuori. Filippo ha sempre gestito abilmente il rapporto con la stampa, perché aveva capito che con i media non si parla di affari personali. Quello che invece hanno fatto Carlo e Diana all’epoca, Meghan, Harry e Andrea adesso".
Invece dietro all’intervista del principe Andrea? C’è del marcio?
"È stato il suo ritorno sulla scena pubblica dopo il caso Epstein e la tragica intervista. Andrea ha sempre esibito con orgoglio, quasi arroganza, di essere figlio della Regina. Ma non ci ho visto del marcio, ho visto un figlio che parla del padre con parole giuste e misurate. È sua la frase: 'Filippo è stato il nonno della Nazione' ".
Che marito e padre era Filippo?
"All’inizio lo chiamavano lo 'spiantato' e Giorgio VI aveva delle forti perplessità su questo uomo di cui Elisabetta si era follemente innamorata. E invece è risultata essere la scelta migliore. Filippo è stato eccellente. I suoi anni di servizio parlano per lui. È stato uno straordinario capo famiglia. Questo ha permesso alla Regina di svolgere il suo ruolo di Capo di Stato. Tanto che quando si è ritirato a vita privata nel 2017, alla veneranda età di 96 anni, dopo 22mila eventi in agenda, si dice che sia crollato un po’ tutto. Alla Regina sono mancate delle figure chiave, Filippo da un lato, che teneva ben salde le redini della famiglia, e il Segretario Privato Sir Christopher Geidt dall'altro. Il 2017 ha coinciso con il fidanzamento e il matrimonio di Harry e Meghan, nella cui occasione la famiglia Markle ha dato spettacolo con la stampa, e con l’affare Epstein in cui è coinvolto il principe Andrea".
Le malelingue hanno subito ipotizzato che la Regina decidesse di abdicare per il troppo dolore. Lo vede come uno scenario plausibile?
"No. Lei è una donna straordinaria, non è una persona comune. Il senso del dovere sarà sempre più forte. Lo ha promesso al suo popolo il giorno del suo 21esimo compleanno con la frase 'la mia vita sarà destinata al mio Paese'. Sicuramente c’è un contraccolpo psicologico: la morte di Filippo le ha lasciato un grande vuoto. È l’uomo che la conosceva da più di 80 anni.
Però è una donna fortissima, che conosce il peso della Corona, fin da quando aveva dieci anni e ha visto suo padre salire al trono, dopo l’abdicazione dello zio Edoardo. Sicuramente andando avanti con gli anni delegherà più cose. Ma l’11 maggio ha già un impegno in agenda, l’apertura del Parlamento, a cui andrà accompagnata da Carlo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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