Una perizia fonica rivela l’identità di Liberato

Secondo una perizia fonica Livio Cori sarebbe il misterioso Liberato.

Una perizia fonica rivela l’identità di Liberato

Da un’analisi spettrografica è emerso che la voce di Liberato, il misterioso cantante incappucciato di Napoli, sarebbe perfettamente sovrapponibile a quella di Livio Cori, attuale concorrente del Festival di Sanremo 2019. La perizia fonica ha infatti comparato una traccia vocale di Liberato con quella di altri sette cantanti napoletani. Ma il confronto sembra non lasciare dubbi agli esperti foniatri. L’accostamento del brano “Nove Maggio” di Liberato con “Surdat”, soundtrack di Gomorra firmata da Livio Cori, sembra portare ad un’unica conclusione.

Lavorando su diversi parametri, quali ad esempio la durata delle consonanti e il suono delle vocali, gli esperti di perizie foniche sono riusciti a giungere ad un’importante verità. “Livio Cori è Liberato, assolutamente sì!”. Con queste parole il professore e foniatra, Ugo Cesari, ha ammesso in un’intervista a Fanpage che “le formanti di Livio Cori sono perfettamente sovrapponibili a quelle di Liberato”. Fanpage ha intervistato l'esperto dopo che, per la prima volta nel 2018, Gianni Valentino nel suo libro, Io non sono Liberato, ha parlato della perizia fonica. "Nel capitolo I sospettati - ci spiega - ho intervistato tanti artisti e addetti ai lavori del mondo musicale. Fra questi, il foniatra Ugo Cesari. Su mia intuizione, sulle mie ricerche, sulle mie idee, il foniatra ha iniziato una serie di ricerche ulteriormente approfondite da un punto di vista uditivo. Assieme, abbiamo analizzato la voce di almeno 7 cantanti (Ivan Granatino, Francesco Di Bella, Emanuele Cerullo, Lele, etc etc) e il professore - soltanto nel caso di Livio Cori - ha trovato finalmente la corrispondenza e la compatibilità con le canzoni di Liberato".

Livio Cori

Cantante in gara alla 69° edizione del Festival di Sanremo, Livio Cori è un rapper e attore, cresciuto nei quartieri spagnoli di Napoli. Si avvicina alla musica all’età di 18 anni, vantando collaborazioni artistiche con alcuni esponenti della scena rap e hip hop nostrana. Ma è la partecipazione alla serie televisiva Gomorra che lo rende noto al grande pubblico. Nella duplice veste di attore e cantante, Livio Cori veste i panni di O Selfie, membro della banda dei Talebani e firma la colonna sonora della serie tv, “Surdat”.

Livio Cori è apparso adesso sul palco dell’Ariston duettando a fianco di Nino D’Angelo. Nel singolo “Un’altra luce” i due cantanti napoletani ripetono: “tu assomigli a me”. Un’affermazione che ha attirato l’attenzione di molti. Tempo fa infatti Nino D’Angelo aveva dichiarato alla stampa di stimare il misterioso Liberato, definendolo addirittura una sorta di sé contemporaneo. “Io giocavo con il suono pop degli anni Ottanta. Lui gioca con quello dei suoi tempi: rap, trap, latin urban, house. Potrei dire che io mi nascondevo dietro il caschetto biondo come lui si nasconde dietro al cappuccio”.

Nonostante le coincidenze, le ipotesi e gli azzardi, Livio Cori ha sempre negato di essere Liberto. “Stimo il progetto Liberato, è una bella cosa, stanno spaccando tutto, è un orgoglio per Napoli”, aveva ammesso il rapper.

“Però siamo due cose diverse: io ho il mio progetto, lui ha il suo. Se vi piace Liberato seguite la sua pagina, supportatelo. Supportate anche la mia pagina, ma ricordatevi che siamo due cose diverse. E state certi che se pure lo fossi, non ve lo direi”.

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