Roberto Saviano spiazza al Festival di Venezia: "La cocaina va legalizzata"

Roberto Saviano, in occasione della presentazione della serie tv "ZeroZeroZero", tratta dal suo romanzo-inchiesta sulla cocaina, ha detto la sua su cosa fermerebbe l'enorme potere della polvere bianca sul mondo: la legalizzazione

Roberto Saviano spiazza al Festival di Venezia: "La cocaina va legalizzata"

Roberto Saviano, ospite al Festival del cinema di Venezia, ha rilasciato un'intervista il cui contenuto è destinato a far discutere. Lo scrittore napoletano si trova in Laguna in occasione della presentazione di "ZeroZeroZero", la serie tv tratta dall'omonimo romanzo-inchiesta da lui scritto nel 2013, incentrata sul traffico di cocaina.

Durante un incontro con la stampa, Saviano ha parlato del potere della cocaina sull'economia globale e sul mondo, sostenendo che andrebbe legalizzata.“Perché la coca è così regina? Perché oggi la vita è una merda, insopportabile, siamo sempre inadeguati, troppo grassi o troppo brutti”, ha dichiarato l’autore di "Gomorra" ad una giornalista. Lo scrittore ha poi aggiunto che la cocaina “è l’unica materia comparabile al petrolio, la facilità con cui può essere venduta non ha eguali. Se io le dessi ora un sacchetto di cocaina, prima di uscire dal palazzo del cinema l'ha già venduta, se le do un sacchetto di diamanti, anche se sono veri non riesce a disfarsene.”

Dichiarazioni forti quelle dello scrittore, che conclude con quello che secondo il suo punto di vista fermerebbe le attività criminali collegate al traffico di cocaina: la legalizzazione. "La usano i camionisti, i chirurghi, gli operai edili, i tassisti. Ti attiva con il mondo, mentre l'eroina ti disattiva”, afferma Saviano, così concludendo:“La legalizzazione potrebbe interrompere la massa di guadagni infiniti ma cambierebbe l'economia, chiuderebbe i pozzi di petrolio delle organizzazioni criminali che attraversano però il mondo legale".

"ZeroZeroZero",

scritta da Stefano Sollima per Sky, presenta un cast internazionale e segue il percorso di un carico di cocaina e le vicende ad esso collegate, dai cartelli della droga messicani, alle famiglia della ‘Ndrangheta calabrese.

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