Se non vedete più il Tgr della vostra regione o se vedete quello di un'altra, e non riuscite a risintonizzare i canali, una soluzione è andare su Tivùsat, la tv proiettata nel futuro. L'installazione è semplice e i programmi sono gratuiti. Il messaggio arriva forte e chiaro dalla piattaforma satellitare in questi giorni in cui molti spettatori si sono ritrovati ad affrontare parecchi inconvenienti. Sono problemi dovuti al processo di «refarming» delle frequenze, che significa riallocazione delle frequenze e compressione dei canali nella banda 500 e 600 Mhz (per liberare la banda 700 Mhz assegnata alle compagnie telefoniche che le useranno per il 5G), che si concluderà il 30 giugno. Altri problemi derivano dall'attivazione della nuova codifica Mpeg-4 e dall'obbligo di inversione dell'LCN cominciata l'8 marzo, quando abbiamo dovuto posizionare sui prime dieci numeri del telecomando i tre canali generalisti Rai, i tre Mediaset, La7, TV8 e il Nove in HD. Inconvenienti che fanno innervosire molto gli spettatori e che non saranno del tutto risolti finché non ci sarà l'assetto definitivo con lo spegnimento dei canali ancora in Mpeg2 a dicembre 2022. Poi comincerà il passaggio definitivo allo standard DVB-T 2 che non si concluderà prima del 2025.
Intanto se non si vogliono spendere soldi in abbonamenti alla pay tv, si può ricorrere alla piattaforma satellitare gratuita che offre una grande quantità di canali nazionali e internazionali in HD e anche in 4K. Nata per portare il segnale televisivo nelle zone italiane geograficamente complicate (come le aree montane), la piattaforma si è molto evoluta. E, nelle ultime settimane, le richieste di installazione, proprio a causa dei problemi riscontrati dagli utenti, sono aumentate. «Cominciamo col dire - spiega Alberto Sigismondi, consigliere delegato di Tivù srl - che nel nostro bouquet si trovano tutti i tg regionali Rai, quindi basta scegliere e si vede quello che interessa».Per collegarsi si deve acquistare una parabola (costo 120 euro), un decoder o una Cam (a seconda del tipo di apparecchio), per chi non è in grado di fare da solo, arriva l'antennista per l'installazione (120/150 euro). Poi tutti i programmi sono gratuiti. Ovviamente non ci sono i campionati di calcio, i film o le serie di cui detengono i diritti in esclusiva le televisioni pay come Sky, Dazn o Netflix.
Ma in
questi tempi di guerra si può allargare lo spettro informativo ascoltando, oltre a quelli italiani, anche i canali informativi stranieri, da Al Jazeera a Bbc World, da France 24 e Deutsche Welle a China Global television
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