Tutte le serie tv maledette. Così sono stati uccisi gli attori

Dopo la morte di Naya Rivera, sono riprese le voci sulla "maledizione" di Glee. Ma questa celebre serie tv americana non è l'unica ad essere "maledetta"

Tutte le serie tv maledette. Così sono stati uccisi gli attori

Naya Rivera è morta. Il corpo dell’attrice di Glee è stato ritrovato nel lago Piru, in California, il 13 luglio, dopo cinque giorni di ricerche. L’attrice e suo figlio Josey, 4 anni, avevano deciso di passare una giornata al lago, lontano da tutti. Un momento dolce, trasformatosi in tragedia. Naya Rivera è morta per annegamento, spinta dalla forte corrente, dopo aver messo in salvo il suo bambino. Il lago Piru è noto per la fitta vegetazione e per il fondale scuro e melmoso. Questo incidente poteva capitare a chiunque, anche al più abile nuotatore. Ma viene spontaneo pensare che non si tratti solo di una semplice coincidenza.

Il 13 luglio è una data che si ripete, infatti proprio in quel giorno, nel 2013, è stato ritrovato il cadavere di Cory Monteith, alias Finn Hudson in Glee. Il giovane attore è deceduto per overdose da farmaci e alcool, dipendenza che non è riuscito mai a superare. Nel gennaio 2015, Mark Salling, anche lui nel cast di Glee nel ruolo di Noah Puckerman, si è suicidato, dopo che fu trovato in possesso di immagini pedopornografiche. Quello di Naya Rivera è quindi il terzo decesso nel cast della serie televisiva-musicale, su cui sembra stata lanciata una vera e propria "maledizione".

Glee, però, non è l’unica serie "dannata": la lista delle fiction di successo dal destino infausto è piuttosto lunga.

Il peso della fama

Ad aprire questo elenco ci sono le "Adventures of Superman" (1952-1958). Il suo protagonista, George Reeves, è stato trovato morto a causa di una ferita da arma da fuoco nel 1959. Attualmente si pensa che si sia suicidato: dopo il successo ottenuto nei panni di Superman, la sua fama si era affievolita. La star hollywoodiana non sarebbe riuscita a superare la delusione e avrebbe deciso, quindi, di mettere fine al suo dolore nel più drastico dei modi. Decisamente il peso della fama è una delle sfide più grandi che un giovane attore deve saper affrontare nel corso della sua carriera. Non sempre, però, riesce ad avere la meglio sul suo nemico.

Salute cagionevole e dipendenze

Chiunque conosce "Vita da Strega", la sitcom statunitense prodotta tra il 1964 e il 1972 che narra la storia di una casalinga un po’ speciale. Samantha è una maga, che per amore avrebbe deciso di condurre una vita normale, lontana dalla magia. Ma la sua natura spesso prende il sopravvento. Pochi sanno, però, che dietro quel bellissimo sorriso si nasconde tanta sofferenza. La protagonista Elizabeth Montgomery, ad esempio, ha avuto un cancro al seno, un mostro feroce, diagnosticato troppo tardi. È morta a soli 62 anni. Agnes Moorhead, che interpretava la madre della streghetta, si è ammalata di tumore ed è scomparsa nel 1974, poco dopo il rinnovo della serie. Neanche il protagonista maschile è stato risparmiato: Dick York ha dovuto abbandonare il set durante le riprese per dei gravissimi problemi alla colonna vertebrale che non gli hanno permesso più di recitare. Ma non è tutto: la puntata pilota di "Vita da strega" è stata girata proprio nel giorno dell’omicidio del Presidente Usa John Fitzgerald Kennedy, il 22 novembre 1963. Una coincidenza malaugurante.

Anche il maggiordomo di "Family Affairs" (1966) non ha goduto di ottima salute. Sebastain Cabot è morto pochi anni dopo la fine della serie tv a causa di un infarto fulminante. Nel 1976, la piccola Buffy nella fiction, interpretata dall’attrice Anissa Jones, è stata trovata morta all’età di 18 anni. A causare il decesso è stato un cocktail di alcool e droghe di cui abusava abitualmente. 21 anni dopo, Brian Keith, lo zio più famoso del piccolo schermo, si è tolto la vita: a causa della chemioterapia e dei suoi effetti depressivi, non è riuscito a superare la morte di sua figlia, anche lei suicida.

Tra le serie tv maledette non può mancare "La famiglia Bradford" (1977) che per anni ha detenuto un vero e proprio primato. L’attrice Diana Hyland si è dovuta ritirare dalle scene dopo aver girato solo i primi quattro episodi a causa di un tumore al seno che l’ha uccisa ancor prima che il pilot fosse trasmesso in tv. Adam Rich (alias Nicholas) e Lany O’Grady (Mary nella serie) hanno sofferto di una forte dipendenza da alcol e droghe, che nel secondo caso ha portato alla scomparsa dell’attrice nel 2001. La bellissima Susan Richardson per anni è stata vittima dell’abuso di cocaina, e dopo esser uscita da questa spirale, si è ammalata di una rara sindrome che le portava forti spasmi allo stomaco e le ha provocato la caduta dei denti.

Anche in "Otto sotto un tetto" (1989) i drammi non sono certo mancati. Michelle Thomas, che interpretava Myra, si è ammalata durante le riprese della nona stagione. Inizialmente rifiutò le cure tradizionali per non precludersi la possibilità di diventare mamma. Quando decise di iniziare la chemioterapia era ormai troppo tardi: il cancro ha avuto il sopravvento. Jaimee Foxworth, la piccola Judy, invece, ha avuto una dipendenza da alcool e droghe e ha iniziato a recitare nei film porno, non accettando il declino della sua carriera.

Problemi con la giustizia

Il bambino prodigio Gary Coleman, protagonista de "Il mio amico Arnold" (1978), ha avuto problemi alla crescita, provocati da una grave insufficienza renale che lo ha costretto a due trapianti dei reni e alla dialisi. È morto giovanissimo, all’età di 42 anni, per una brutta caduta. Oltre ai problemi di salute, il giovane attore ha dovuto affrontare una battaglia legale contro i suoi genitori, che hanno sperperato tutti i proventi guadagnati dal figlio durante le riprese. È stato poi accusato varie volte di violenza domestica.

Anche Dana Plato (Kimberly nella serie) ha avuto problemi con la giustizia: è stata accusata di rapina a mano armata. Quando aveva 35 anni, è stato ritrovato il suo cadavere in una roulotte parcheggiata vicino la casa del suo ex fidanzato. La morte sembra essere dovuta a un’overdose da farmaci. Todd Bridges (Willi) ha abusato di droghe per anni ed è finito più volte in manette, anche con l’accusa di tentato omicidio.

Le battaglie vinte

Talvolta, però, proprio come nelle fiabe, dopo tanti problemi è giunto il lieto fine. Gli attori di "Baywatch" David Hasselhoff (Mitch), Jeremy Jackson (Hobie) e Yasmine Bleeth (Caroline) hanno abusato di alcool e droghe, dipendenze che sono riusciti a superare.

Negli anni gli attori de "Il trono di Spade" hanno dovuto confrontarsi con depressione, alcool, problemi di salute e debiti. Sophie Turner, Cersei Lannister e il protagonista Kit Harington hanno passato momenti di forte sconforto e hanno dovuto fare i conti con la propria fama.

Maisie Williams ha abusato di alcool, fin dall’adolescenza. Nikolaj Coster-Waldau ha avuto problemi di liquidità, mentre Emilia Clarke ha avuto due aneurismi. Ma in tutti casi, le battaglie personali sono state vinte. Anche le maledizioni più terribili possono essere sconfitte.

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