La polemica che sta imperversando da una settimana nel mondo culturale (e non solo) francese giunge oggi, se non ad un epilogo, quanto meno ad un punto fermo. Arriva oggi nelle librerie d'oltralpe il libro autobiografico scritto da Vanessa Springora, oggi 47enne, direttrice della casa editrice parigina Juillard. Si intitola Le consentement (Il consenso), ed è il drammatico racconto-verità pubblicato dall'editore Grasset della relazione intercorsa tra l'allora quattordicenne Springora e l'allora cinquantenne scrittore Gabriel Matzneff (che oggi di anni ne ha 83).
Matzneff, scrittore molto popolare in Francia - e le cui collaborazioni giornalistiche spaziano da Le Figaro a Le Monde, da La Revue Littéraire a Le Point - rischia non solo di essere travolto dalle polemiche ma di finire, come normale e comprensibile, anche in guai penali.
La procura di Parigi sta valutando di aprire un'indagine su Matzneff: in Francia la relazione sessuale di un adulto con un minore di 15 anni (anche senza violenza) è punibile con sette anni di carcere. È intervenuta anche la politica. Il ministro della Cultura Frank Riester ha preannunciato la soppressione del sussidio statale versato a Matzneff in ragione dei suoi riconosciuti meriti letterari. È intervenuto anche il direttore di Liberation (testata attenta allo scrittore spesso raccontato come capace di infrangere il perbenismo) con un mea culpa recitato dal direttore Laurent Jauffrin: «Abbiamo proclamato il diritto alla sessualità illimitata, ma abbiamo trascurato la sofferenza psicologica, il danno a lungo termine, che questa liberazione potrebbe causare, come testimoniano Vanessa Springora, amante di 14 anni e vittima di Gabriel Matzneff». Perché il nodo della vicenda è proprio questo: la predilezione di Gabriel Matzneff per le giovanissime è da decenni al centro della sua controversa opera letteraria. Per rendersene conto basta leggere I minori di sedici anni che in Italia è stato pubblicato da Es nel 1994. La pedofilia di Matzneff è stata ostentata in moltissime delle sue opere e delle sue interviste. Eppure sino ad ora nessuna delle adolescenti sedotte dal sulfureo e trasgressivo scrittore aveva parlato. Ora Springora rivela nel libro la sua relazione di sottomissione, denunciando un contesto di violenze sessuali taciute a lungo «da parte di una vittima di una tripla predazione, sessuale, letteraria e psichica».
Ma risulta comunque bizzarro che per decenni scrittori, giornalisti e pubblico abbiano accettato la versione di Matzneff che raccontava i suoi rapporti con le minori in modo idilliaco: «Una ragazza di quindici è uno stupore
continuo: un libro, una passeggiata, un gelato al lampone, per lei tutto è una festa. E poi scrivono meglio». Ora chi ha fatto finta di niente è costretto a fare i conti con la versione di chi oltre a stupore ha provato dolore.
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