Il ricordo o, se preferite, il fantasma di Lady Diana è, forse, destinato ad accompagnare per sempre la royal family. In questi giorni più che mai. Diana è sempre stata il termine di paragone per Kate e Meghan. A lei sono dedicati alcuni riferimenti contenuti nell’intervista di Harry e Meghan. Sembra di scorgerla perfino negli occhi cerchiati dall’eyeliner della duchessa di Sussex, che tanto ricordano il look di Diana in un’altra "scandalosa" intervista, quella del 1995. È ancora la principessa del Galles il motivo per cui, il prossimo 1° luglio, si incontreranno di nuovo William e Harry, sempre lei la protagonista dei teneri bigliettini per la Festa della Mamma dei Baby Cambridge. Diana ha trovato ciò che gli alchimisti hanno cercato per secoli: l’immortalità.
Solo Lady Diana potrebbe far riappacificare William e Harry
Dopo l’uragano Sussex, che si è abbattuto sulla royal family lo scorso 7 marzo, gli esperti reali guardano a una data che potrebbe essere cruciale nel rapporto tra i principi William e Harry: il 1° luglio 2021, giorno del 60esimo compleanno di Lady Diana. In quella data, infatti, è prevista l’inaugurazione della statua dedicata alla principessa del Galles. Per la verità l’opera doveva essere visibile al pubblico già nel 2019 ma a causa di alcuni ritardi William e Harry hanno posticipato l’omaggio al giorno del compleanno di Diana. Un giorno scelto molto prima che l’intervista di Harry e Meghan piombasse non come una tegola, ma come un tetto intero sulla testa della royal family (destino? Coincidenza? Chi lo sa). Un evento a cui i fratelli prenderanno parte, come hanno annunciato, nonostante le diatribe e le incomprensioni. E gli occhi del mondo saranno di nuovo puntati su di loro.
Lady Diana nelle cartoline di George, Charlotte e Louis
Questa è una pillole dolce, perché parla dell’omaggio dei piccoli Cambridge alla nonna Diana, in occasione della Festa della Mamma in Inghilterra. I bimbi, pur non avendo conosciuto la principessa, le hanno dedicato delle cartoline speciali per la ricorrenza. Baby George ha scritto: “Cara nonna Diana…ti voglio bene e ti penso sempre”. È di Charlotte, forse, il messaggio più toccante: “Cara nonna Diana…a papà manchi tanto”. Louis non sa ancora scrivere, ma ha disegnato un cuore. Prendete i fazzoletti. Si piange forte. Un gesto commovente che i bambini “fanno per William”, hanno specificato i Cambridge. Ma dietro al ricordo c’è l’immagine di una famiglia unita, che teme le divisioni interne (qualunque riferimento ai Sussex è puramente casuale) e i cui figli sono i veri portavoce di coesione, dell’abbraccio che tutto il mondo spera di potersi scambiare presto. L’esatto contrario del messaggio veicolato dall’intervista di Harry e Meghan, in cui il piccolo Archie, suo malgrado, diviene protagonista di uno scontro maturato nel mondo degli adulti. Da meditare.
Le poltroncine dell’intervista di Harry e Meghan vanno a ruba
E fu così che l’umanità toccò il fondo e cominciò a scavare. Le poltroncine marca Christopher Knight Brands, su cui erano seduti Harry e Meghan durante l’intervista con Oprah, stanno andando a ruba. Gli inconsapevoli (almeno in questo caso) Sussex sono stati più bravi di Giorgio Mastrota nel piazzare il set da 554 dollari in cima alla lista dei desideri dei potenziali compratori. Il brand avrà parecchio da lavorare, dato che davanti alla tv, il 7 marzo scorso, c’erano più di 17 milioni di americani e il giorno successivo 11 milioni di inglesi. Sarebbe interessante sapere quanto valgono all’asta, proprio le poltrone su cui si sono seduti Harry e Meghan. Forse i duchi dovrebbero farsi dare una percentuale sui guadagni come involontari testimonial. Quanto a noi, non staremo un tantino esagerando con il consumismo?
Il principe Filippo è un "dio"
Non è uno scherzo e non siamo impazziti. Il principe Filippo è appena uscito dall’ospedale, lo abbiamo visto in tutta la sua fragilità. Ma per qualcuno lui non è un essere umano come tutti gli altri. Secondo la tribù Kastom di Yaohnanen, che vive nell’isola di Tanna (Vanuatu, Oceano Pacifico del Sud) il principe Filippo è una vera e propria divinità con tanto di culto dedicato. Una delle leggende di questo popolo racconta che esisterebbe una sorta di “protettore divino” della tribù, un uomo figlio degli spiriti delle montagne, sposato una donna potente. Questo dio sarebbe Filippo. Da dove viene tale bizzarro accostamento? Non è chiaro, ma questa sorta di movimento religioso sarebbe nato tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento e avrebbe pure un nome: “Prince Philip Movement”.
Nel 2007 Channel4 dedicò alla tribù persino un reality show, “Meet The Natives” in cui cinque nativi facevano un viaggio in Gran Bretagna per incontrare il divino Filippo. Se non ci credete, sappiate che la tribù ha anche un sito internet. Un culto 2.0.
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