Come ogni anno la finale di Super Bowl ha letteralmente fatto impazzire gli americani. Quest'anno hanno vinto i Denver Broncos, battendo i Carolina Panthers con un robusto 24-10. Per i Broncos è il terzo trofeo della storia, dopo i titoli vinti nel 1997-98 e nel 1998-99. Alla vigilia i favoriti per il titolo, quest'anno giunto alla 50^ edizione, erano i Panthers (avevano perso una sola partita in tutta la stagione), ma non ce l'hanno fatta. Il Super Bowl non ha deluso neanche a livello di spettacolo
extrasportivo. Se l'inno nazionale è stato affidato alla voce di Lady Gaga, durante l'intervallo si sono esibiti i Coldplay, Bruno Mars e Beyonce. I tre artisti hanno allietato le 70mila persone allo stadio e i milioni davanti al televisore. Spazio per ricordare le leggende della musica che hanno intrattenuto il pubblico nei 50 anni di Super Bowl. Immagini di Michael Jackson, Bruce Springsteen e Whitney Houston sulle note di "Purple Rain" di Prince e di "Beautiful Day" degli U2. Per assistere dal vivo alla supersfida quest'anno si è arrivati a spendere sino a cinquemila dollari. E neanche per un posto in prima fila. Un vero e proprio record.
La vittoria dei Denver Broncos
In una sfida in cui le attenzioni erano tutte sui quarterbacks, a fare la differenza è stata la difesa contro il miglior attacco del campionato. "Sono stati impressionanti, non solo oggi, ma per tutta la stagione", ha detto il quarterback Peyton Manning riferendosi ai suoi compagni di squadra. A decidere la sfida è stata la forte pressione su Cam Newton, quarterback dei Panthers: è stato proprio lui a "tradire" i Panthers, perdendo tre palloni che hanno consentito a Denver di costruire subito un parziale di 10-0 che si è poi rivelato decisivo per la vittoria finale. Fra i protagonisti il quarterback Peyton Manning, probabilmente all'ultima partita della carriera anche se nel post-gara non ha escluso un clamoroso dietrofront. Secondo gli esperti della palla ovale il miglior giocatore della partita è stato il linebacker dei Broncos, Von Miller. "Abbiamo lavorato duramente per due anni. I miei compagni ed io, tutti insieme. Questo è ciò per cui abbiamo lavorato. Sono così orgoglioso dei miei compagni di squadra e degli allenatori", ha detto Miller.
I Denver Broncos, che hanno chiuso il primo tempo con un vantaggio di 13-7, hanno beneficiato anche della guida sapiente del veterano Manning, che anche senza essere brillante e aver subito un intercetto, ha potuto conclude la sua carriera in gloria,
diventando campione per la seconda volta. A 39 anni, Manning è diventato il quarterback più anziano a guidare una squadra a vincere il Superbowl. Dopo l'incontro Manning si è rifiutato di fornire dettagli del futuro, dando luogo ad ulteriori
speculazioni sul suo ritiro. "Io prendo i consigli che mi hanno dato. Mi prenderò il mio tempo per evitare di prendere decisioni emotive, ora voglio godermi questo successo, mi prenderò il mio tempo per pensare al mio futuro", ha detto Manning.
La partita vista alla Casa Bianca
Ali di pollo, pizza, nachos e guacamole: come ogni famiglia americana Barack e Michelle Obama si sono gustati il Superbowl insieme a familiari ed amici. Prima della partita la First lady aveva fatto sapere com'era stata organizzata la serata alla Casa BIanca: "Ci sono tre aree per la serata. La prima stanza è quella dei tifosi e degli appassionati, e lì si vede il match seriamente.
Poi c'è una stanza dove ci sono anche i bambini, con molta confusione e dove si mangia. Poi - ha aggiunto Michelle - c'è quella che io chiamo la 'champagne room' dove si siede mia madre: nessuno lì sa bene cosa sta succedendo, ma c'è sempre un bicchiere di champagne a portata di mano".Lo show nell'intervallo
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.